Nuovo dpcm

Il grido di dolore dei ristoratori imperiesi, Enrico Calvi (Fipe): «Fateci fare il pranzo di Natale»

Sul ritorno in zona gialla «Speravamo in un preavviso  che potesse darci il tempo di organizzare l'attività»

Imperia. Enrico Calvi, presidente provinciale della Fipe commenta l’ipotesi avanzata dal Governo di un nuovo Dpcm che prevederebbe la chiusura dei ristoranti per Natale e Capodanno. «Viviamo con la spada di Damocle di questo nuovo Dpcm, non sappiamo bene cosa accadrà. Le festività natalizie sono un periodo importantissimo per l’economia delle nostre aziende ma non solo anche per i centri storici e le attività commerciali», dice Calvi.

«Non vedo– prosegue Enrico Calviil nesso  tra una ristorazione attenta, rispettosa del contingentamento degli ingressi e i contagi. Mantenendo la distanza di sicurezza, il massimo delle 4 persone a tavola, attenendoci a queste indicazioni non vediamo perché dovremmo essere ulteriormente colpiti dopo un periodo già così difficile per noi. Chiediamo che il nuovo Dpcm ci consenta di fare il pranzo di Natale. Dopo le festività inizierà un nuovo lungo periodo da gennaio fino a marzo, dobbiamo essere in grado di  superarlo e dobbiamo avere la certezza di quello che potremmo fare nel periodo natalizio ormai alle porte. Confidiamo di poter restare aperti fino alle 23».

In quanto alla possibilità per bar e ristoranti di poter riaprire da domani dopo la catalogazione della Liguria in zona gialla, Calvi conclude: «Speravamo in un preavviso  che potesse darci il tempo di riorganizzare le attività per le riaperture».

(foto e video Cristian Flammia) 

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