Dpcm e chiusura di Casinò, i sindacati: «Salvaguardare aziende e lavoratori»

4 novembre 2020 | 10:48
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Dpcm e chiusura di Casinò, i sindacati: «Salvaguardare aziende e lavoratori»

«La chiusura oltre al danno a tutta l’economia locale determina il trasferimento di capitali verso le case da gioco dei paesi confinanti, inoltre significa favorire criminalità e ludopatia»

Sanremo. Le segreterie di SLc-Cgil, Fisascat-Cisl e Uilcom-Uil scrivono per richiedere un incontro al Presidente del Consiglio, al Ministro Gualtieri, e ai Presidenti delle Regioni per sollecitare la riapertura dei Casinò.

«Gentilissimi,

con la presente le scriventi organizzazioni sindacali rappresentanti il settore Gioco- Casinò vogliono sottoporre a Voi le problematiche sollevate dall’ultimo Dpcm, che di fatto chiude le tre sale gioco di Venezia, Saint Vincent e Sanremo.

Il nuovo DPCM, a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Salute, emanato il 24 ottobre u.s., impone alle Case da Gioco attive su territorio nazionale un ulteriore blocco dell’attività. Il cosiddetto Decreto Ristori dovrebbe assegnare ad aziende e lavoratori cifre sostenibili dagli stessi e sufficienti a compensare le perdite causate dalla obbligata chiusura.

Perdurando una tale situazione, la tenuta aziendale dei Casinò rischia di essere gravemente compromessa, con le evidenti conseguenze per le società e per i lavoratori tutti. Peraltro i Casinò sono di proprietà pubblica e i proventi sono reinvestiti sul territorio a beneficio della collettività,la chiusura oltre al danno a tutta l’economia locale determina il trasferimento di capitali verso le case da gioco dei paesi confinanti di Slovenia, Croazia e Montecarlo, come già successo con la chiusura di Campione rispetto alle case da gioco sul territorio svizzero.

Le scriventi segreterie pertanto sono con la presente a richiedere un confronto urgente sui temi esposti per addivenire a determinazioni condivise di salvaguardia sia per le aziende che per i lavoratori. La sventura del Covid-19 dovrebbe essere occasione per rivedere l’approccio generale al tema del gioco d’azzardo; il Casinò è un luogo dove il gioco è incanalato e sorvegliato, dove sono applicate rigorosamente le normative vigenti, in primis quelle anti-riciclaggio. La clientela è registrata e costantemente monitorata e gli eccessi sono scoraggiati. Un luogo pubblico che va rafforzato come presidio di legalità del gioco d’azzardo, indebolirlo significa favorire criminalità e ludopatia» – scrivono Fabio Scurpa per SLC-CGIL, Mirco Ceotto per FISASCAT-CISL e Giovanni Di Cola per UILCOM-UIL.