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Covid, in Liguria firmato nuovo accordo con i pediatri di famiglia: garantisce sicurezza di pazienti e medici

26 novembre 2020 | 09:29
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Covid, in Liguria firmato nuovo accordo con i pediatri di famiglia: garantisce sicurezza di pazienti e medici

«L’accordo integrativo firmato conclude il quadro di accordi territoriali con le categorie mediche che stanno rendendo più efficiente il contrasto al covid e stanno dando respiro agli ospedali nei trattamenti e negli screening diagnostici» – dice Toti

Genova. Dopo quello con i medici di medicina generale è stato firmato anche un accordo con i pediatri di libera scelta. «L’accordo integrativo firmato con i pediatri di famiglia – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toticonclude il quadro di accordi territoriali con le categorie mediche che stanno rendendo più efficiente il contrasto al covid e stanno dando respiro agli ospedali nei trattamenti e negli screening diagnostici».

«Un accordo per un percorso di attività diagnostica e clinica molto importante in periodo covid – ha detto il commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli che riteniamo un completamento e miglioramento rispetto ad accordo nazionale: formalizza i dettagli tecnici specifici per tamponi, tamponi rapidi, modalità di esecuzione, quando e a chi eseguirli, che riteniamo un completamento e un miglioramento rispetto all’accordo nazionale di pochi giorni fa, grazie all’esperienza delle procedure efficaci stabilite con la pediatria di famiglia attraverso il via alla materno infantile e al percorso scuola. Ringrazio tutti i pediatri liguri che hanno saputo dare un senso vero, operativo, al rapporto con l’hub Gaslini, che si è fatto carico di gestire il percorso scuola, e con tutte le pediatrie degli ospedali liguri».

«È il punto di arrivo di un processo cominciato quest’estate – ha detto Michele Fiore, segretario dell’Associazione pediatri extraospedalieri liguri – e che ha visto come punto di inizio e prima realizzazione il percorso scuola, un’esperienza quasi unica nel panorama italiano. I pediatri attraverso il portale Poliss segnalano il bambino sintomatico che viene intercettato dal sistema, vengono chiamati i genitori e in 36-48 ore vengono dati i risultati del tampone. Questo permette la presa in carico veloce e in tutta sicurezza da parte del pediatra. L’accordo va incontro alle esigenze delle famiglie soprattutto per i tamponi di fine quarantena, che sono un aspetto critico della gestione di questa emergenza».

«Grande soddisfazione per questo accordo: aggiungiamo un importante tassello alla lotta contro la pandemia – ha detto Alessandro Giannattasio, segretario della confederazione regionale pediatri – Abbiamo già visto in altri paesi europei l’importanza del contact tracing e il ruolo cardine del territorio nell’affiancamento alle strutture ospedaliere. Grazie all’utilizzo dei tamponi rapidi negli ambulatori riusciamo a soddisfare le richieste delle famiglie. L’accordo garantisce la sicurezza sia dei pazienti sia dei medici».

«I casi positivi rilevati in tutta la regione sono soltanto 460: la percentuale di positivi sul numero di tamponi è circa un terzo di quella rilevata tre settimane fa, durante l’ultimo picco pandemico. Scende ancora il numero degli ospedalizzati: la tendenza è ormai confermata per le medie e basse intensità di cura, mentre rimane stabile il numero dei ricoverati in terapia intensiva ma sappiamo che questo valore comincia a scendere in un momento successivo. È stato aperto un nuovo punto tamponi in Val Polcevera. Da lunedì saranno a disposizione i primi 25 posti letto a bassa intensità del padiglione C del Galliera: resteranno per il momento chiusi dato l’attuale rallentamento, saranno comunque pronti nel caso ci fosse una ripresa dopo le festività. Chiuderà al San Martino il cosiddetto ‘fagiolone”, il reparto che in 42 giorni ha ospitato 150 pazienti (nella prima ondata erano stati 104 in 32 giorni): resterà congelato in attesa di nuovi sviluppi, ma il personale potrà essere riassegnato ai reparti per far ripartire un po’ di normale attività ospedaliera.

Ho sentito il ministro Boccia, nelle prossime ore partirà un nuovo round negoziale tra Governo e Regioni dopo le molte indiscrezioni di questi giorni, sia per avviare confronti tecnici su 21 parametri di rischio sia in vista del Dpcm del 3 dicembre sperando di poter dare le nostre indicazioni e i nostri suggerimenti». Lo ha detto Toti commentando i dati nel consueto aggiornamento serale sulla situazione del coronavirus in Liguria.