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Coronavirus, Liguria zona “arancione”: avanza l’ipotesi serrande abbassate per bar e ristoranti

3 novembre 2020 | 12:28
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Coronavirus, Liguria zona “arancione”: avanza l’ipotesi serrande abbassate per bar e ristoranti

Possibilità solo per la consegna a domicilio, sarebbero salvi parrucchieri e centri estetici

Genova. Ipotesi locali, bar e ristoranti, chiusi in caso di catalogazione della Liguria in zona a rischio “arancione“, a metà, quindi, tra quelle “rosse” (dovrebbero essere Piemonte, Lombardia e Calabria) col rischio più alto e quelle “verdi” (basso). Sono le misure che potrebbero essere contenute nel decreto del presidente del consiglioGiuseppe Conte di cui si attende l’emissione in serata o, al massimo, entro domani, per entrare in vigore da giovedì.

Saracinesche abbassate per tutto il giorno compreso il week -end, e dunque, non solo dopo le 18 come nel resto delle regioni a  “verdi”, fatta salva la possibilità della consegna a consegna a domicilioNon dovrebbero, invece, chiudere parrucchieri e centri estetici.

Nelle zone arancioni dovrebbero valere, poi, tutte le misure previste in quelle verdi (generali per tutto il Paese), che riguardano coprifuoco dalle 21 alle 6centri commerciali chiusi nel week-end, didattica a distanza nelle scuole superioritrasporto pubblico localedimezzato, stop a mostre e musei.

Nelle Regioni “rosse” con il rischio più alto determinato dall’indice Rt e da altri 21 parametri, invece,  chiuderà quasi tutto: negozi, bar e ristoranti. Resteranno solo aperte le attività industriali.

In quanto all’obbligo di autocertificazione, bisognerà portarla con sé quando ci si sposterà nelle ore vietate. In Liguria il coprifuoco dovrebbe essere  dalle 21 alle 6, (se non ci saranno cambiamenti), per motivi di salute, lavoro, cause di urgenza e necessità.

Ancora in discussione gli spostamenti tra Regione e Regione.