Alla scoperta di Sanremo al tempo della Botte di Diogene, i mitici anni ’50 e ’60 raccontati attraverso le cartoline d’epoca

In libreria l’ultima raccolta dedicata alla città dei fiori del collezionista Stefano Bregliano
Sanremo. Com’era la città dei fiori al tempo della Botte di Diogene, della funivia per Monte Bignone funzionante, della Sati che trasportava cittadini e turisti quando ancora non esisteva l’autostrada. Per scoprirlo basta sfogliare l’ultimo volume del collezionista di cartoline storicheStefano Bregliano, una raccolta dedicata a Sanremo, giunta alla seconda edizione, da pochi giorni nuovamente in libreria per la felicità degli appassionati, di chi quel passato pieno di speranza l’ha vissuto e dei più giovani che hanno voglia di scoprirlo attraverso le immagini d’epoca.
“Le cartoline raccontano la Sanremo degli anni ’50 e ’60”, a cura dell’ospedalettese Stefano Bregliano, colpirà per la bellezza delle sue riproduzioni in grande formato delle cartoline del tempo, in larga parte tratte da fotografie di Enrico Tagliabue.
«Ho iniziato a collezionare cartoline quando avevo 25 anni. Un amico di Sanremo Dino Taulaigo mi chiese di cercarne alcune nei mercatini di Saint Tropez dove sarei dovuto andare in vacanza e così nacque la mia passione – racconta Bregliano, sanremese d’adozione. La mia collezione annovera migliaia di cartoline che negli anni ho accuratamente selezionato e pubblicato in raccolte. Per quelli della mia generazione le cartoline erano come “sms” dell’epoca, se ne usavano in grandi quantità anche solo per comunicare ai propri cari di essere arrivati a destinazione. Oggi è cambiato tutto, ormai si usano le fotografie scattate con i cellulari e poi i social, ma io continuo a comprare quelle vecchio stampo in cartoncino che si trovano presso tabacchini e giornalai, dal fascino tuttora inafferrabile».
Nell’ultimo volume di Bregliano, seguito della prima edizione sempre su Sanremo e di altre dedicate a Ospedaletti e Villa Sultana, si possono trovare scorci di una città dei fiori ormai irriconoscibile. La copertina è dedicata alla Botte di Diogene installata davanti al passaggio a livello di piazza Bresca al tempo della ferrovia: un bar, storico punto di ritrovo, dalla caratteristica forma di botte. Ritratta c’è anche la funivia in più passaggi, tra cui uno dove attraversa il prato di San Romolo affollatissimo. Ancora le spiagge, prima della venuta di Portosole, il quartiere della Foce e l’ex deposito Sati. Diverse vedute del porto vecchio, di piazza Eroi e il mercato annonario in costruzione. E poi alcune sorprese inaspettate che potrete apprezzare solo sfogliando l’albo, acquistabile presso la libreria Mondadori di via Roma e la libreria Garibaldi. L’autore è disponibile per domande e curiosità all’indirizzo email stefanobregliano@libero.it.