“Acrobatiche sere”, nel nuovo brano di Eugenio Ripepi compaiono importanti musicisti imperiesi

25 novembre 2020 | 12:54
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“Acrobatiche sere”, nel nuovo brano di Eugenio Ripepi compaiono importanti musicisti imperiesi

Il cantautore ligure presenta un ironico brano sulla condizione contemporanea degli artisti, sempre in bilico fra il voler trovare una collocazione e la voglia di libertà senza vincoli

Imperia. Dopo il primo singolo “Nicole”, Eugenio Ripepi torna in radio con la canzone “Acrobatiche sere”: «Gli artisti, apolidi, perennemente precari, inizialmente faticano a trovare una collocazione, e spesso poi la rifiutano, un po’ per difesa, un po’ per necessità. Alla fine, però, i conti non tornano. Non tornano mai. È una scommessa con un prezzo molto alto. Ma non si può fare altrimenti, perché l’unico equilibrio possibile è quello che si raggiunge tenendo tutto insieme a fatica su un filo, sorretti dall’ironia che pervade questo pezzo, e alcune vite particolari».

Nel brano figurano importanti musicisti imperiesi: al pianoforte Giovanni Doria Miglietta, alla chitarra Mauro Vero, al violino Corrado Trabuio, la sezione ritmica è affidata a Lorenzo Lajolo e a Roberto Saltelli, alle seconde voci il cantante e attore Giuseppe Socratini. Il disco “Roma non si rade”, primo tassello di una dilogia, viene definito dall’artista come “il proprio occhio destro”, capace di intuire il divenire senza mettere a fuoco ciò che è concreto.

Etichetta: Music Fc
Radio date: 27 novembre 2020
Pubblicazione album: 3 luglio 2020

Dicono di lui
«Roma non si rade è un interessante e vario disco di Eugenio Ripepi, cantautore ligure tra classico e moderno. Tocca vari generi, dal pop al rock, dal reggae alla musica leggera, o addirittura sinfonica, rimanendo sempre lui». Smemoranda.
«Eugenio Ripepi è un artista eclettico, scrive libri, fa dischi e si occupa anche di regia. Qui parliamo di musica e di ROMA NON SI RADE… un disco vario e maturo». Vinile.
«Sempre sottile il peso poetico di come lui sa come usare le parole quotidiane con intelligenza e mestiere d’arte». Raro più.
«Una produzione che dimostra di lasciare un peso reale alle cose senza perdersi in soluzioni meramente estetiche».Loudvision.
«Un disco pop, leggero, colorato, socialmente reggae e dolcemente schiavo ma con fame di rivoluzione». Blog Music.
«ROMA NON SI RADE è un disco che vi farà guardare lontano verso l’infinito oppure vicino a voi ed apprezzare la realtà che scorre».Low Music.
«Lavoro scanzonato, leggero, a suo modo importante di contenuti in bilico tra il romantico ed il sociale». Just Kids Magazine.