Ventimiglia, Rixi (Lega): «Pulizia fiumi impossibile con attuali norme ambientali»

6 ottobre 2020 | 13:11
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«Se Ventimiglia oggi è sommersa di fango è anche probabilmente perché non è stato possibile rimuovere detriti accumulati»

Ventimiglia.«Nonostante una precipitazione importante, se si fossero potuti fare una serie di lavori e dragaggi, questa tragedia si sarebbe potuta evitare o almeno mitigare». A dichiararlo è il deputato della Lega Edoardo Rixi, che stamani si è recato a Ventimiglia per un incontro con il sindaco Gaetano Scullino e un sopralluogo sul territorio alluvionato insieme al collega ventimigliese Flavio Di Muro.

«La pulizia degli alvei è un’impresa quasi impossibile per i sindaci, che devono districarsi tra cavilli normativi e vincoli ambientali – ha aggiunto – A Ventimiglia, il bacino del Roja è un Sic, sito di interesse comunitario, classificazione che rende impossibili i dragaggi, che, fino agli anni Novanta venivano svolti con regolarità , evitando di fare depositare migliaia di metri cubi di detriti che oggi hanno portato all’innalzamento del letto del torrente di circa due metri. Una situazione analoga a molti altri Comuni.Se Ventimiglia oggi è sommersa di fango è anche probabilmente perché non è stato possibile rimuovere detriti accumulati».

A ancora: «Il ministro dell’Ambiente, invece di prendersela con in sindaci che in queste ore stanno spalando fango, farebbe meglio a semplificare e derogare alcune delle attuali normative che bloccano i lavori di manutenzione di fiumi e torrenti. Su questo tema domani presenteremo un question time al ministro Costa per avere risposte certe su quali siano le intenzioni del governo per sanare questa situazione ai limiti del surreale».

«Bisogna pensare che l’ambiente deve essere riportato a una giusta considerazione, permettendo che gli insediamenti umani possano essere mantenuti in sicurezza – avverte il deputato – Altrimenti il rischio è quello non di fare bene all’ambiente. ma contribuire al dissesto idrogeologico che sta distruggendo il nostro paese e ha distrutto la Val Roja».

Se Ventimiglia oggi è ricoperta di fango e conta anche una vittima ormai accertata, l’operatore ecologico Carmelo Alfano, sorpreso dalla piena del Roja mentre si recava al lavoro, la situazione è drammatica anche nel vicino Piemonte, in particolare a Limone: «Sono vicino al Piemonte dove la situazione è tragica – ha detto Rixi, che ha sentito il sindaco di Limone Piemonte, forse la città più colpita del cuneese -. Il rischio è quello di non vedere riaperto il colle di Tenda per i prossimi due o tre anni. Chiediamo alle ferrovie di potenziare il treno Cuneo – Ventimiglia per i pendolari, anche perché per molti insediamenti umani è l’unico sistema per spostarsi in Val Roja e nel cuneese. Con i colleghi francesi stiamo vedendo in queste ore la tenuta dei ponti e della linea ferroviaria che evidentemente è ancora attiva ma vogliamo scongiurare la presenza di danni consistenti sia nel versante italiano che quello francese».