Ventimiglia, operaio della Docks trovato morto nel fiume Roja: vittima del maltempo
I familiari chiedono che venga aperta un’indagine
Ventimiglia. E’ Carmelo Alfano, operaio della Docks Lanterna residente ad Airole, la prima vittima diretta dell’ondata di maltempo in provincia di Imperia. Il corpo dell’uomo, riconosciuto dai familiari, è stato trovato sabato sul greto del torrente Roja in frazione Trucco.
Stando a quanto ricostruito Carmelo Alfano, poco meno che sessantenne, si stava recando al lavoro a Ventimiglia da Airole, dove abitava. Avrebbe infatti dovuto prendere servizio alle 4, ma i suoi colleghi non l’hanno visto arrivare e pensando al maltempo hanno creduto che potesse essere rimasto a casa, magari bloccato proprio dalle forti piogge. Nessuno, di certo, pensava alla tragedia.
Sabato poi, è stata trovata la sua auto, una Fiat Panda, nei pressi di Porra, frazione di Ventimiglia, con il motore ancora acceso. Il corpo dell’uomo era stato trascinato fino a Trucco. «Ho lavorato con lui per trent’anni ed è stata una grande persona – dichiara il collega e sindacalista Uil, Vincenzo Giacovelli -. Sabato avrebbe dovuto presentarsi al lavoro, ma non si è visto. Solitamente posteggiavamo uno accanto all’altro, entrambi avevamo la stessa auto, ma la sua non c’era».
Ora i familiari di Carmelo chiedono di aprire un’indagine per verificare che non sia responsabilità di terzi. Non si esclude, infatti, che l’uomo sia transitato sulla SS20 proprio al momento in cui si è aperta la voragine che ha isolato Airole. I parenti dell’operatore ecologico vogliono far luce sulla tragedia, chiedendo come mai la strada sia stata lasciata aperta al traffico.
Con il riconoscimento di stamane da parte dei familiari, è stato dato un nome a uno degli otto corpi trovati negli ultimi giorni tra Ventimiglia e Santo Stefano al Mare: l’unico corpo a non essere emerso dal mare. Degli altri sette cadaveri, solo in un caso si tratterebbe di resti provenienti dal cimitero nella Val Roja francese distrutto dall’alluvione.