Ventimiglia, lunedì riprendono gli scavi nell’area archeologica di Nervia

Il geo radar ha individuato alcune anomalie: è possibile la presenza di opere in muratura sotterranee
Ventimiglia. Anche quest’anno l’area archeologica di Nervia sarà interessata da una campagna di scavi guidati da Daniela Gandolfi dell’Istituto di Studi Liguri e direttrice dell’area, e condotti con la supervisione del funzionario Stefano Costa della Sovrintendenza ai Beni archeologici della Regione Liguria.
Gli scavi veri e propri inizieranno lunedì prossimo e saranno concentrati sul cimitero tardo antico (dal V al VII secolo d.C.), di età cristiana situato nell’area delle mura settentrionali che, secondo le stime, può contenere una sessantina di tombe tra cui i dieci sarcofagi già individuati e portati alla luce negli anni scorsi: tre di questi devono ancora essere aperti.
Per prima cosa si procederà all’apertura di un sarcofago in pietra che, secondo gli esperti, potrebbe contenere sepolture plurime. A datare i resti sarà un antropologo che catalogherà le ossa per capire se si tratta di uomini, donne, giovani o anziani.
«Lo studio degli antropologici – spiega Daniela Gandolfi – Può fornire informazioni per ricostruire le caratteristiche della comunità dell’epoca. Studiando i morti, in realtà noi studiamo i vivi di quel periodo storico».
Le tombe scoperte fino ad ora sono di stile diverso: ci sono quelle in fossa, in anfora o alla cappuccina con un tettuccio di tegole. Tutti reperti che saranno analizzati con estrema cura e attenzione dagli archeologi.
Nei giorni scorsi, alcune verifiche sono state effettuatecon l’ausilio di geo radar che ha individuato alcune anomalie: non si esclude, ad esempio, la presenza di opere in muratura sotterranee.