La firma

Ospedaletti, nasce l’associazione che vuole il Ponente tra i patrimoni dell’umanità

Tutti i nomi dei soci fondatori e i primi progetti sul breve periodo

Ospedaletti. Intellettuali imperiesi riuniti intorno all’idea di promuovere il Ponente ligure, le sue bellezze e i suoi gioielli architettoci (spesso dimenticati) a patrimonio dell’umanità Unesco.

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Nella giornata di venerdì sono state messe le firme sullo statuto della costituenda associazione per il rilancio storico, artistico, ambientale e culturale che all’unanimità i soci fondatori hanno deciso di chiamare “Ponente Ambiente Cultura”. Un ambizioso progetto – a cui sono state poste le basi costitutive nella città delle rose – che si propone di coinvolgere il più possibile tutti i soggetti istituzionali e privati che hanno fortemente a cuore questo nostro magnifico territorio, per troppi anni trascurato.

«L’associazione – spiegano i promotori – ha il preciso obiettivo di valorizzare e mettere a sistema tutte le eccellenze presenti nel nostro Ponente attraverso progetti concreti: vuole riunire tutte le realtà vitali di un intero territorio, dando l’opportunità di una nuova e qualificata occupazione. Fanno parte dell’associazione Carlo Bagnasco di Bordighera – Presidente della Fondazione Pompeo Mariani ed esperto d’arte, Enzo Barnabà di Grimaldi, scrittore ed animatore di tante battaglie civiche, Elga Bianchi Cova di Ospedaletti, funzionario pubblico che a lungo ha lottato contro l’ecomostro del porto di Baia Verde, Mauro Marelli di Ospedaletti – architetto d’interni e fondatore di un comitato per Villa Sultana, Rudy Valfiorito di Soldano – naturalista e guida ambientale escursionistica e referente Lipu, Roberto Amoretti di Imperia – architetto appassionato di ambiente e tutela del patrimonio, Federica Sacco – geometra ed appassionata di ambiente ed entroterra, David Marani di Bordighera – restauratore e scultore, Gisella Cassini di Ospedaletti titolare di B&B, Daniela Cassini di Sanremo – operatore culturale e già assessore al turismo e cultura del Comune di Sanremo, Cristina Grasso di Ospedaletti – esperta di arte, Marco Alberti di Vallecrosia – dottore forestale, esperto di ambiente, parchi e botanica, Gianni Valenzano agronomo e professore di agraria, ex Presidente del Collegio Provinciale degli Agrotecnici, Marco Macchi di Ospedaletti – guida turistica ed ambientale, storico escursionista membro di Cai Fai e Protezione Civile».

I primi progetti che l’associazione vuole promuovere nel breve medio periodo sono: la costituzione di un corso di laurea in agraria ai giardini Hambury da realizzare mediante convenzione tra la facoltà di agraria dell’Università di Torino e l’Università di Genova: sarebbe naturale completamento degli studi degli studenti degli istituti agrari della zona e attrarre studenti da fuori con conseguente indotto per vitto e alloggi odi studenti fuori sede, potrebbe ridare nuovo slancio alle coltivazioni della zona mediante ricerca e sviluppo ibridi particolari e coltivazione di piante e fiori di nicchia, per competere con concorrenza internazionale, maggiore manutenzione dei giardini Hambury mediante tirocinio degli studenti della facoltà.

La realizzazione di parco urbano con divieto di caccia nella zona Sic di Montenero tra i comuni di Bordighera Ospedaletti e Seborga per permettere a turisti e residenti di fruire in sicurezza della meravigliosa macchia mediterranea e boschi vista mare ed essere oasi faunistica per uccelli migratori che arrivano stremati dal mare, ma anche per rapaci, per la genetta piccolo felino recentemente arrivata dalla Francia , la lucertola ocellata ed altre specie animali

Proporre al comune di Bordighera di presa in gestione della villa Regina Margherita con organizzazione di mostre ed eventi in sinergia con villa Mariani, Museo Bicknell e Villa Etelinda e al Comune di Ospedaletti la creazione di un centro congressi internazionale, salone eventi e teatro nella villa Sultana.

Guardando al lungo periodo, invece, l’associazione si pone tra i suoi obiettivi costitutivi l’elevazione del patrimonio locale, in particolare quello presente a Bordighera, a patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.

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