Con bonifico

Nuovo Dpcm, parla il premier Conte: «Pronti gli indennizzi. Arriveranno sul conto corrente»

Il presidente del Consiglio promette: Vogliamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato

Imperia. «Vogliamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato», è questa la ragione essenziale espressa dal premier Giuseppe Conte a giustificazione delle misure più restrittive contenute nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore questa sera a mezzanotte fino al 24 novembre.

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«Il momento è difficile e sta creando diseguaglianze nuove. Ci sono persone che non possono più contare su un’entrata fissa. Mi rendo conto dei sacrifici che stiamo chiedendo ai ristoratori, come agli artisti, ma anche ai commercianti e agli artigiani. Non mi piace fare promesse ma voglio prendere un impegno: sono già pronti gli indennizzi a beneficio di coloro che verranno penalizzati da queste norme. I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico dell’Agenzia delle Entrate nel mese di novembre».

«Arriveranno anche nuovi contributi a fondo perduto – ha continuato il presidente del Consiglio dei Ministri –, verrà cancellata la seconda rata Imu, confermata la cassa integrazione e un’indennità mensile una tantum per stagionali, lavoratori dello spettacolo e dello sport».

Conte ha confermato in avvio della conferenza stampa odierna le chiusure anticipate dalle agenzie di stampa: alle ore 18 di domani stop a bar, ristoranti e gelaterie. Ai tavoli potranno sedere massimo 4 persone, salvo nuclei famigliari più numerosi. Ammesso il take away. Chiudono parchi gioco, sale da ballo, teatri, cinema, sale da concerto.

Stop alle cerimonie civili e religiose, mentre i congressi, convegni e altri eventi potranno tenersi solo a distanza online. Sospese tutte le manifestazioni fieristiche anche internazionali. Stop agli sport dilettantistici, palestre e piscine.

Le scuole avranno la possibilità di arrivare al 100% di uso della didattica a distanza, il limite minimo dovrà essere del 70%. Incoraggiato lo smart working nelle aziende pubbliche e private. «Con queste misure confidiamo di ridurre l’afflusso ai mezzi di trasporto pubblico. Detto questo raccomandiamo di spostarsi solo per necessità, lavoro, studio», ha concluso Conte.

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