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L’assessore regionale Marco Scajola: «Felice per la riconferma, subito al lavoro per Piano territoriale e frontalieri»

Ospite in studio parla anche della recente campagna elettorale

Sanremo. «Sono naturalmente molto contento della riconferma in giunta, in particolare per le deleghe che mi sono state attribuite in continuità con i 5 anni precedenti. In particolare, mi sta a cuore quella per i  Rapporti coi lavoratori frontalieri. Per loro abbiamo provato una legge importante alla fine della scorsa legislatura. Formeremo  una commissione apposita composta da frontalieri proprio per seguire le loro problematiche che non sono poche. «Mi occuperò anche di curare i rapporti tra Giunta e Consiglio regionale per fare in modo che la macchina amministrativa sia più veloce possibile e ci sia sinergia tra i due organi pur distinti».

L’assessore regionale all‘Urbanistica e Demanio appena riconfermato Marco Scajola ospite dei nostri studi, fa il punto sugli incarichi che gli sono stati appena riconfermati dal governatore Giovanni Toti.

«Tanti gli argomenti che sono sul tavolo, la prima riunione col mio staff ha riguardato il nuovo Piano territoriale regionale previsto dalla Legge Urbanistica del 1997 ma mai messo in pratica. E’ un Piano particolare che disegnerà la Liguria dei prossimi 20 anni. Dopo il confronto con i Comuni, inizieremo quello le categorie.  Vogliamo con loro ipotizzare la Liguria dalla costa all’entroterra di cui ci sta molto a cuore lo sviluppo, ma anche il modello delle città che dovrà prevedere più aree verdi,  più possibilità di attività turistica, più vivibilità per anziani e giovani, più opportunità che in un periodo difficile come questo legato al Covid potranno dare molti posti di lavoro. Le emergenze? Negli ultimi 5 anni ci hanno accompagnato, purtroppo. Subito dopo le elezioni il maltempo ha colpito il Ponente, Ventimiglia, le valli Roja, Argentina e Arroscia. L’ultimo avvenimento è stato il crollo dell’argine del torrente Argentina a Taggia per il quale abbiamo già messo in cantiere un finanziamento di un milione di euro», spiega Scajola.

 

 

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