Imperia, morte di Alfano, Lanteri e Moraldo: aperte due inchieste per omicidio colposo
Ancora tanti gli interrogativi in attesa di risposta
Imperia. La Procura di Imperia ha aperto due inchieste con l’ipotesi di omicidio colposo, al momento contro ignoti – come confermato dal procuratore capo Alberto Lari – per le morti di Carmelo Alfano, operatore ecologico travolto dalla piena del fiume Roja, il cui corpo è stato trovati in frazione Trucco a Ventimiglia, e per quelle di Marco Lanteri e Maurizio Moraldo: i due operai che hanno perso la vita in un incidente sul lavoro a Bajardo, mentre stavano togliendo le macerie da una strada provinciale nei pressi di località Vignai.
Lo scopo è quello di far luce sui decessi riconducibili al maltempo che ha flagellato l’Imperiese. Sono molti, infatti, gli interrogativi ancora senza una risposta. Per Alfano, ad esempio, bisognerà capire come avrebbe potuto attraversare la SS20 da Airole, dove abitava, per raggiungere Ventimiglia, luogo di lavoro, dove era atteso alle 4 di mattina di sabato 3 ottobre. Se la strada era chiusa e presidiata, in quanto l’Arpal aveva diramato allerta rossa, il cinquantottenne non avrebbe in alcun modo potuto raggiungerla. Invece la sua auto, una Fiat Panda, sarebbe stata travolta dalla piena mentre si trovava sulla statale. Individuata, la vettura non è ancora stata recuperata. Il corpo di Alfano è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sono stati celebrati ieri a Molini di Triora, invece, i funerali dei due cugini Maurizio Moraldo, 47 anni, e Marco Lanteri, 42 anni. Una tragedia che lascia aperti pochi dubbi, anche se bisognerà capire se i due stessero o meno lavorando in condizioni di sicurezza e come mai la ruspa guidata da Moraldo sia finita nel dirupo sottostrada trascinandovi anche Lanteri.
Nel frattempo i carabinieri della provincia di Imperia stanno mappando il territorio martoriato dall’alluvione con lo scopo di valutare eventuali ipotesi di reato.