Fincen Files, anche a Bordighera il denaro “sospetto” degli imprenditori russi legati al Cremlino

2 ottobre 2020 | 07:00
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Fincen Files, anche a Bordighera il denaro “sospetto” degli imprenditori russi legati al Cremlino
Fincen Files, anche a Bordighera il denaro “sospetto” degli imprenditori russi legati al Cremlino
Fincen Files, anche a Bordighera il denaro “sospetto” degli imprenditori russi legati al Cremlino
Fincen Files, anche a Bordighera il denaro “sospetto” degli imprenditori russi legati al Cremlino

L’inchiesta giornalistica sulle centrali del riciclaggio di denaro sporco arriva fino in Riviera

Bordighera. C’è anche il nome di Bordighera legato all’inchiesta giornalistica di BuzzFeed News e ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists) sui Fincen Files, i documenti riservati del Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN): l’agenzia governativa americana che si occupa della lotta contro i reati finanziari. “Trump & Putin, gli affari segreti”, titola L’Espresso: settimanale che si è occupato del caso, approfondendo nell’edizione del 20 settembre le ripercussioni in Italia dei fiumi di denaro riversati negli USA in società di comodo. Società che non hanno né uffici, né dipendenti: soltanto caselle postali offshore alcune delle quali ora sotto accusa per riciclaggio di denaro per cifre impressionanti, come la tesoreria offshore gestita dalla Danske Bank in Estonia che avrebbe riciclato 200miliardi di euro.

Cosa c’entra Bordighera con gli oligarchi russi i cui nomi compaiono nei Finces Files? La cittadina in provincia di Imperia è la località scelta da Maxim Liksutov e dalla ormai ex moglie Tatjana Liksutova per acquistare ville e garage utilizzando, secondo gli inquirenti, soldi provenienti da trasferimenti bancari sospetti. 
Uomo d’affari ed ex sindaco di Mosca, vicino a Vladimir Putin, Liksutov ha acquistato nella Città delle Palme diverse proprietà, ora tutte rimaste all’ex moglie, una super modella estone con la quale controllava la Transgroup: principale impresa di trasporti in Estonia, ora interamente rimasta alla donna, così come le proprietà a Bordighera.

La più grande, è una villa super lusso di 520 metri quadrati in via dei Colli, dotata di giardino e piscina, che è stata ampliata e ristrutturata di recente. Sempre allo stesso civico della via soprastante il centro storico, Tatjana Liksutova possiede anche un piccolo alloggio di 36 metri quadrati, pertinenza della villa principale. I dati, ricavati dal catasto, mostrano che l’abitazione ha anche un garage di 126 metri quadrati. L’intera proprietà è circondata da alte recinzioni che non lasciano intravedere quasi nulla al suo interno. A proteggere la privacy dell’ex modella e a garantirne la sicurezza, un sistema di videosorveglianza notevole, con telecamere lungo tutto il perimetro della proprietà.

Ma non è tutto, in una traversa di via dei Colli, confinante con la villa, Liksutova possiede un villino di 129 metri quadrati con annesso garage di 163 metri quadrati. In via Inglesi, invece, possiede un terzo garage più piccolo, di 15 mq.

Altri personaggi, i cui nomi spiccano nei file riservati, hanno scelto di investire altrove i propri soldi: c’è chi come Arkady Rotemberg, uno degli oligarchi russi più vicini al presidente Putin, è proprietario del Berg Luxury Hotel a Roma, e di residenze in Sardegna, a Porto Cervo e Villasimius. Altri hanno scelto la toscana: come Igor Bidilo, nato in Kazakhstan e divenuto miliardario in Russia, che a Siena ha comprato i più noti bar e ristoranti del centro.