Coronavirus, Toti al Governo: «Didattica a distanza per gli ultimi due anni delle Superiori»

17 ottobre 2020 | 20:15
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Coronavirus, Toti al Governo: «Didattica a distanza per gli ultimi due anni delle Superiori»

Richiesta all’Esecutivo di tutelare bar e ristoranti e di aumentare gli uomini per i controlli

Genova. «Ci siamo lamentati con il Governo per il decreto dei ministri che limita orari a ristoranti e bar. Abbiamo lavorato molto per preservare moltissimo la scuola e chi lavora, che ha già subito molti danni. Per la scuola abbiamo proposto che la didattica a distanza possa essere attivata solo per gli ultimi due anni della scuola superiore a rotazione, una settimana a scuola e una a casa, oppure due giorni a scuola e due a casa con i ragazzi più grandi: sono persone autosufficienti che possono tranquillamente seguire le lezioni da casa senza assistenza parentale. Abbiamo chiesto di tutelare bar e ristoranti e di non procedere a ulteriore stretta. Tutti però devono seguire le regole con grande scrupolo. E’ possibile che ci sia un’anticipo della chiusura dei bar e il divieto di asporto di alcool e di assembramento davanti ai locali. Verranno limitate le manifestazioni pubbliche, fieree i congressi che saranno ridotti al massimo e verranno limitati anche alcuni sport di contatto fatti a livello amatoriale» – annuncia il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in diretta Facebook facendo il consueto punto serale sulla situazione Covid-19.

«Abbiamo chiesto di aumentare gli uomini per i controlli. Diamo piuttosto ai comuni i soldi per assumere persone che si occupino di dare una mano agli esercenti per tenere ordinate le persone fuori dai locali – fa sapere Toti –Inoltre abbiamo chiesto di semplificare le regole di assunzione per consentire a chi fa corsi di medicina interna e agli specializzandi, che non possono essere assunti, affinché possano essere utilizzati nei reparti Covid, nei Drive through o a rafforzare gli uffici di prevenzione dove è difficile trovare personale competente».

«Oggi sono stati fatti 5.173 tamponi molecolari di tipo tradizionale a cui vanno aggiunti i tamponi di tipo antigenico, cioè i test rapidi in screening. I contagiati sono 464, continuano a crescere ma in modo più lineare. Nell’Imperiese i casi sono 41, 76 nell’Asl 2 a causa di nuovo cluster, 306 nell’Asl 3, 3 nell’Asl 4 e 38 nell’Asl 5. Negli ospedali salgono di 22 i ricoverati, la maggior parte di loro non sono gravi. 6 nuovi ospedalizzati a Imperia. Le terapie intensive sono oggi 38. Tutti gli ospedali stanno aumentando i posti letto, secondo la “fase 3”. I pazienti che arrivano nei nostri ospedali hanno meno sintomi rispetto a prima, non hanno bisogno di terapie intensive. Abbiamo purtroppo anche oggi una vittima. Siamo di fronte a un fenomeno che va controllato e non sottovalutato ma è diverso rispetto ai mesi precedenti» – dice il presidente della regione facendo il punto sui casi Covid-19 in Liguria.

«Nei nostri ospedali c’è molto posto anche se alcuni pronto soccorso sono sotto pressione, abbiamo sottoscritto un accordo con i medici di famiglia, che si faranno carico dei pazienti che possono stare a casa. I pazienti meno gravi potranno essere curati a casa per alleggerire il peso sui nostri sanitari» – sottolinea Toti.

«Bisogna essere prudenti. Se tutti siamo più prudenti e attenti supereremo questo momento – consiglia Toti – dobbiamo essere noi i poliziotti di noi stessi. Già domani è possibile che arrivino nuovi provvedimenti».