Confronto con le regioni sul nuovo Dpcm, Toti: «Nella bozza del governo stop a centri commerciali, attività sportive e cerimonie»

24 ottobre 2020 | 20:45
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Confronto con le regioni sul nuovo Dpcm, Toti: «Nella bozza del governo stop a centri commerciali, attività sportive e cerimonie»

Il governatore nel punto serale: «Chiesta differenziazione per orari bar e ristoranti»

Genova. Confermate le anticipazioni di stampa sulle nuove disposizioni del governo in ordine alla chiusura dalle 18 di bar e ristoranti (salvo l’asporto), con l’aggiunta di alcune novità relative alle attività sportive e le cerimonie. Ad annunciarlo è il presidente Giovanni Toti nel punto stampa serale sull’emergenza Covid-19, Un punto tenuto a margine del confronto che i governatori regionali hanno avuto questo pomeriggio con il governo sul nuovo Dpcm in fase di scrittura e che dovrebbe entrare in vigore a partire da lunedì.

«Ho tenuto la delega alla Sanità e quindi mi assumo la responsabilità delle scelte che facciamo. La priorità è quella di garantire cure e posti letto per tutti. L’appello che rinnovo è di non intasare i pronto soccorso. Se avete dei sintomi rivolgetevi ai vostri medici di famiglia, ha spiegato Toti prima di entrare nelle ultime misure contenute nella bozza di Dpcm in fase di predisposizione a Roma. «Il governo prospetta la chiusura la domenica dei centri commerciali, di una serie di attività sportive e il divieto di cerimonie. Su bar e ristoranti c’è stato un ampio confronto: si va verso una chiusura delle attività di questi locali dalle 18. Noi, come presidenti di Regione, abbiamo chiesto di rivalutare questa opzione valutando una differenziazione di orario: le 18 possono andare bene per i bar che a quell’ora hanno già realizzato buona parte dei loro incassi, non per i ristoranti che perderebbero completamente il servizio serale».

Ha concluso il presidente: «Le regioni hanno chiesto al governo anche di escludere le chiusure dei confini tra regioni e province da questo provvedimento». Infine: «Vi invito a un sabato sera sobrio. Ci vuole massima attenzione, soprattutto da parte delle persone più fragili».

Secondo i dati diffusi da Alisa oggi, nell’Imperiese sono stabili le terapie intensive, mentre si registrano due decessi presso l’ospedale Borea: due uomini di 76 e 89 anni.