Ceriana, case distrutte e auto sepolte. Un fiume di tronchi e pietre devasta località Bellando

6 ottobre 2020 | 15:34
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Se la valle Armea è stata sostanzialmente risparmiata dalla “tempesta perfetta” di sabato scorso, la piccola frazione ha pagato caro la furia degli elementi

Ceriana. Una volta lì c’erano case, giardini, un parcheggio e tutto in ordine. Ora, all’ingresso di località Bellando pochi chilometri sopra l’abitato cerianasco, c’è solo devastazione: pietre, tronchi e ruscelli ovunque.

Se la valle Armea è stata sostanzialmente risparmiata dalla “tempesta perfetta” di sabato scorso, la piccola frazione ha pagato caro la furia degli elementi. Il piccolo rio Bellando, affluente del torrente Armea, si è trasformato in un fiume di fango, scogli e alberi spezzati che, rovinando giù dalla strada provinciale del bivio di Vignai (dove ieri sono morti i due operai), hanno spazzato via tutto.

riviera24 - Ceriana, alluvione in località Bellando

Sotto i detriti ci sono ancora, quasi completamente sepolte due auto e un camper. Rimane una cancellata a chiudere una recinzione che non c’è più, un casolare in pietra. C’era anche la casa in legno di un francese e poco sopra, una villa di alcuni inglesi che hanno preso residenza nell’imperiese ed avevano acquistato l’abitazione da poco.

riviera24 - Ceriana, alluvione in località Bellando

«C‘è stato anche un tocco fortunato di madre natura», ammette il sindaco Maurizio Caviglia quando spiega cosa è successo quella notte maledetta. Ovvero che una diga fatta di tronchi si è spontaneamente formata bloccando il torrente di scogli, rami e melma ed evitando che questo scendesse ulteriormente verso valle, coinvolgendo così altre case, altri mezzi, fabbricati e, alla fine, travolgesse anche il centro storico di Ceriana.