Alluvione a Ventimiglia, Scuola di Pace rinvia il confronto pubblico del 15 ottobre

Piena e incondizionata solidarietà a una città messa in ginocchio dall’alluvione, ma attenzione sempre alta sul tema dei migranti
Ventimiglia. A seguito dei drammatici eventi che tra venerdì e sabato hanno colpito Ventimiglia e tutto il suo entroterra e in considerazione dello stato di grande difficoltà in cui tutta la città di confine versa al momento attuale, la Scuola di Pace di Ventimiglia ha ritenuto opportuno e doveroso rimandare ad altra data l’incontro pubblico “Non siamo indifferenti” che, sul tema della riapertura del Campo Roya, era stato originariamente organizzato per giovedì 15 ottobre.
Nel momento in cui tutta Ventimiglia si trova in una condizione di grande difficoltà, la Scuola di Pace intende ribadire la propria totale vicinanza e solidarietà alla popolazione e in particolar modo ai commercianti e a quanti altri hanno sofferto in prima persona i danni causati dall’alluvione. A tale proposito, la Scuola di Pace si renderà promotrice di un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno delle necessità del momento.
La gravità della situazione, però, non muta i cardini su cui poggia la volontà di trattare il delicato tema della riapertura del Campo Roya ma, al contrario, ne aumenta ancora l’impellenza, al fine di evitare che eventi come quello appena trascorso e per molti aspetti ancora in atto abbiano a mietere vittime anche tra coloro che sono stati di fatto costretti a lasciare la zona protetta e, di conseguenza, cercare rifugi di fortuna in balia degli eventi meteorologici e di un peraltro sempre crescente rischio sanitario dovuto alla persistenza del Covid-19.
La Scuola di Pace, in particolare, ribadisce le linee primarie di intervento che ritiene urgenti:
– Riapertura del Campo Roya quale campo di transito, dotato dei servizi essenziali. Soprattutto con l’arrivo della stagione fredda e in presenza della pandemia, il Campo Roya è indispensabile per tutelare le persone migranti e salvaguardare la tranquillità del territorio.
– Impegno concreto degli enti locali nella creazione di luoghi di accoglienza temporanea per le famiglie e nel sostegno fattivo a quelle Associazioni (Caritas in primis) che stanno predisponendo progetti.
– Creazione e ampliamento dei luoghi di tutela dei minori non accompagnati.
In queste ore, inoltre è stato finalmente approvato il “Decreto Accoglienza” che smantella molte delle precedenti normative da più parti ritenute contrarie ad ogni senso e aspettativa di solidarietà umana. Nel plauso alla tanto attesa approvazione, la Scuola di Pace tornerà ad organizzare, possibilmente entro la fine del mese, alcuni incontri nei quali affrontare, in un confronto con autorità e cittadinanza, gli scottanti tema dell’accoglienza e della riapertura del Campo Roya.