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Alisa blocca le ferie del personale sanitario ligure, Pastorino (Linea Condivisa): «E’ vergognoso»

23 ottobre 2020 | 16:59
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Alisa blocca le ferie del personale sanitario ligure, Pastorino (Linea Condivisa): «E’ vergognoso»

«Dopo che i dirigenti si sono divisi premi stratosferici per la gestione dell’emergenza, bloccano le ferie di medici, infermieri, tecnici e OSS: tale atteggiamento deve essere denunciato in tutte le sedi, sociali e politiche»

Genova. Circolano insistentemente voci di una nota di Alisa che bloccherebbe le ferie al personale sanitario oltre il 31/12/2020. «Se la notizia fosse confermata – afferma il Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale Gianni Pastorinoi Dirigenti di ALISA, e la Giunta, che avvalla tali decisioni, dovrebbero vergognarsi.

Dovrebbe essere un sentimento quasi naturale, perché dopo aver commesso tutti gli errori possibili nella gestione dell’emergenza sanitaria, dopo non aver programmato nulla per far fronte ad una ripresa del virus, dopo essersi dimenticati di procedere all’assunzione del personale sanitario a tempo determinato, dopo aver chiuso a luglio reparti Covid, per poi doverli riaprire in fretta e furia in questi giorni, dopo non aver mai risposto circa le perplessità espresse per l’approvvigionamento di DPI, e, soprattutto, dopo essersi spartiti premi stratosferici per una fantomatica gestione della crisi, dopo tutto ciò, dopo tutta questa inettitudine, decidono, nella maniera più incredibile, di scaricare il peso di tutto su medici, infermieri, tecnici e OSS».

«Tale atteggiamento – continua il Consigliere Pastorino – deve essere denunciato in tutte le sedi, sociali e politiche, perché rappresenta una mancanza di vergogna per ciò che questi dirigenti non hanno fatto per far fronte all’emergenza, e decidono quindi di spremere ancora di più, come veri e propri limoni, le lavoratrici e i lavoratori, che sono già sottoposti a condizioni professionali estreme. Se la notizia fosse confermata, saremo di fronte a un fatto gravissimo, che dimostrerebbe ancora una volta l’inadeguatezza di ALISA e di chi la dirige».