Scuola

Ventimiglia, il consiglio d’istituto del Circolo 1 Biancheri: «Non condividiamo la nascita di un comitato spontaneo»

«Ci si rivolge ai genitori, invitandoli a relazionarsi con i membri di quell'organo ufficiale, unico raccordo tra scuola e istituzioni, che da sempre collabora in maniera propositiva, fattiva e costruttiva per individuare e trovare soluzioni alle problematiche»

Ventimiglia. Giovanni Faedda, vicepresidente del consiglio d’istituto del Circolo 1 Biancheri di Ventimiglia, vista l’attenzione del neo comitato che parla di scuola praticamente tutti i giorni, ci scrive per esprimere il pensiero dei membri.

«Noi sottoscritti, membri e componenti del Consiglio d’Istituto del Circolo 1 Biancheri di Ventimiglia, regolarmente eletto nell’anno 2018 da insegnanti/genitori/personale Ata, portiamo a conoscenza i genitori degli alunni che frequentano i 3 gradi delle scuole appartenenti al circolo suddetto quanto segue: in regime di emergenza sanitaria causata dal Covid, riguardo la sistemazione degli alunni e delle difficoltà riguardanti l’individuazione di aule e spazi sufficienti a tale scopo, in particolare nel plesso scolastico di Via Roma, si evidenzia non corrispondere al vero, come da alcune parti affermato, che tale Consiglio d’istituto non si sia adoperato in maniera adeguata nello svolgere quanto di sua competenza al fine della ricerca di soluzioni soddisfacenti a tale scopo.

I membri suddetti appena venuti a conoscenza delle problematiche in essere, unitamente alla nuova dirigente scolastica (appena insediata), il vicario e le fiduciarie tutte, si sono attivati per accertare le problematiche e avanzare suggerimenti e proposte risolutive al riguardo. Analoghe iniziative sono state intraprese anche con l’Amministrazione Comunale al fine di sensibilizzare gli organi competenti preposti per giungere a una risoluzione ottimale del caso. Ciò è avvenuto in almeno due incontri che hanno prodotto confronti con il sindaco e l’assessore Riolfo, a cui sono state esposte nel dettaglio le problematiche reali che ci sono all’interno degli edifici scolastici, ribadendo con forza la mancanza di spazi in Via Roma. Tali incontri non hanno portato l’esito sperato.

Si tiene a precisare altresì che il ruolo e le funzioni che il Consiglio d’Istituto svolge all’interno dell’ambito scolastico non è purtroppo di rilievo decisorio, in particolare per quanto riguarda l’eventuale installazione di strutture, che tra l’altro occupano spazi destinati alla sicurezza ed alle quali siamo contrari, o dislocazione delle classi e similaria. Ciò nonostante, consci della fiducia accordataci a suo tempo dai genitori, costante è l’impegno dei componenti e il tentativo di fare sentire una voce così importante all’interno degli organi scolastici, così come nel tempo sono stati soddisfacenti i rapporti instaurati con le istituzioni e i risultati in questi anni raggiunti. E’ solo grazie a un confronto costante e di fiducia tra genitori e i suoi rappresentanti che è possibile portare a conoscenza di chi di dovere problematiche e criticità da risolvere, sempre nell’interesse e per il bene dei nostri figli alunni e studenti.

Ribadiamo con forza che il Consiglio d’Istituto, essendo l’unico organo collegiale, nel rispetto delle norme e delle regole vigenti ha il potere e la possibilità di entrare in determinate situazioni e problematiche scolastiche. Pur comprendendo le giustificate preoccupazioni dei genitori, non si può quindi condividere la modalità scelta da alcuni di essi sfociata nella nascita di un comitato spontaneo, che in nessun modo ha cercato un contatto e un confronto con il Consiglio stesso, anche a semplice titolo informativo e di scambio di note sulle iniziative che intendeva intraprendere. Iniziative che, esternate in maniera estemporanea e fuori dai canali ufficiali, non hanno raggiunto altro risultato se non quello di esacerbare ancor più gli animi e una situazione già critica di per sé, accentuando disagio, preoccupazione e malessere nelle famiglie e nei bambini e ragazzi in primis.

E’ allo scopo di ridimensionare tale situazione che quindi ci si rivolge ai genitori tutti, invitandoli a relazionarsi con gli scriventi, membri di quell’organo ufficiale, unico raccordo tra scuola e istituzioni, che da sempre collabora in maniera propositiva, fattiva e costruttiva per individuare e trovare soluzioni alle problematiche scolastiche tutte. Teniamo a precisare infine che questo organo non viene utilizzato per visibilità, battaglie personali e/o politiche, bensì solo ed esclusivamente per per cercare di ottenere determinate migliorie per il bene dei nostri ragazzi, sono loro il centro della scuola e così deve essere sempre» – scrivono Massimo Giordanengo, Giovanni Faedda, Laura Piccolo, Milena Raco, Gianfranco Massullo e Diego Marangon.

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