Ventimiglia, bonus fiscale pensionati frontalieri. Fai propone emendamento per semplificare procedura

7 settembre 2020 | 11:46
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Ventimiglia, bonus fiscale pensionati frontalieri. Fai propone emendamento per semplificare procedura

In pratica, invece di una legge ad hoc, basterebbe aggiungere un comma a una legge già in vigore

Ventimiglia. Modificare l’articolo 50 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir) per equiparare la tassazione delle pensioni derivate dal lavoro frontaliero ai lavoratori in attività. E’ la proposta di Roberto Parodi, dell’associazione Fai frontalieri intemeli, che dopo anni di battaglie per lavoratori e pensionati ora chiede che, come già per altre categorie, anche chi ha lavorato in paesi europei come la Francia (o il Principato di Monaco) possa usufruire delle stesse agevolazioni di altri ex lavoratori.

«I frontalieri che lavorano hanno un bonus fiscale e possono detrarre 7500 euro, ma i pensionati sono esclusi – spiega Parodi -. Abbiamo presentato diverse proposte di legge, e ancora oggi ci sono disegni di legge in parlamento fermi e bloccati. Mi sono però accorto che esiste già l’articolo 50 del Tuir dove alcune categorie di pensionati vengono equiparati ai lavoratori in termini fiscali. Allora mi è venuto in mente di proporre un emendamento a quella legge: aggiungere un comma che equipari anche i pensionati frontalieri in modo che possano usufruire del bonus».

In pratica, invece di una legge ad hoc, basterebbe aggiungere un comma a una legge già in vigore.

«Ci eravamo già appellati al garante del contribuente di Genova che ci aveva dato parere in questo senso, dicendo che le pensioni da frontalieri sono derivate dal lavoro e quindi dovevano usufruire dello stesso trattamento fiscale – aggiunge Parodi -. Visto che ora si va a lavorare su Recovery fund e legge di stabilità, e quindi ci saranno già delle agevolazioni fiscali, ho scritto questo testo l’ho inviato a tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione».