«La chiusura del Campo Roja non ha influito su presenza migranti a Ventimiglia», ma si pensa a nuovo centro di transito
«Sarà di piccole dimensioni e non per forza a Ventimiglia»
Ventimiglia. «La chiusura del Campo Roja non ha influito sull’assetto dei migranti a Ventimiglia così come certificato sia dalle forze di polizia e dal prefetto di Imperia che dal sindaco di Ventimiglia». A dichiararlo, al termine di un vertice in Prefettura convocato dal prefetto Alberto Intini, è stato il prefetto Michele Di Bari, capo dipartimento per le Libertà civili e per l’Immigrazione.
Al centro del tavolo, la redazione di un protocollo di intesa le cui linee sono state tracciate oggi dai rappresentati del Ministero dell’Interno giunti a Imperia, che si sono relazioni con i vertici provinciali delle forze di polizia e della polizia di frontiera, e con il presidente della Provincia, il sindaco di Ventimiglia e il direttore generale dell’ASL 1 Imperiese. E’ emersa la volontà di realizzare, come spiegato dallo stesso prefetto Di Bari: «Un centro di transito al servizio dell’intera provincia di Imperia, non necessariamente a Ventimiglia. Sarà un centro piccolo che servirà soprattutto a stabilizzare determinate situazioni giuridiche nei confronti di migranti e quindi consentire, poi, sia al questore che al prefetto di adottare i provvedimenti conseguenti ove sussistano i presupposti». La realizzazione del centro, secondo gli intervenuti, si rende necessaria soprattutto per la situazione sanitaria dovuta al Covid-19, che impone una «sorveglianza sanitaria e anche una serie di controlli per la tutela della salute pubblica».
All’incontro odierno, che fa seguito a quello del 2 luglio che aveva portato alla chiusura del Campo Roja, ne seguirà un altro fra un paio di mesi nel corso del quale verrà siglato il protocollo di intesa.