sanità |
Sanità
/
Zone
/

Giornata mondiale del cuore, Tfcpc di Imperia: «Prevenzione e cura per le patologie cardiovascolari»

25 settembre 2020 | 12:54
Share0
Giornata mondiale del cuore, Tfcpc di Imperia: «Prevenzione e cura per le patologie cardiovascolari»

«La pandemia causata dal Covid-19 ha bloccato e rallentato le procedure ambulatoriali rendendo ancora più lunga l’attesa per effettuare la diagnostica cardiologica indispensabile per il monitoraggio e la prevenzione delle problematiche cardiovascolari»

Genova. Martedì 29 settembre si celebrerà la giornata mondiale del cuore, centro motore dell’apparato circolatorio nonché organo fondamentale per la nostra sopravvivenza. Secondo i dati Istat nel 2015, in Liguria il 44.9% della popolazione affermava di essere affetta da almeno una patologia cronica del sistema circolatorio, mentre il 24.3% dichiarava di avere almeno due patologie. Da quest’ultimo dato si evince anche la difficoltà delle persone colpite e delle loro famiglie ad affrontare le cure, a causa delle ripercussioni a livello economico e sociale, che queste comportano.

Sempre dati Istat del 2013, in Liguria, sono state le malattie del sistema cardiocircolatorio ad avere la maggior incidenza mortale, causando il 36,2% dei decessi in regione (pari a 7.771 episodi), seguite dai tumori (6.172 decessi pari al 28.8%). Negli ultimi anni nel SSN si è fatta strada una nuova professione che si occupa delle patologie a carico del cuore e dell’apparato circolatorio, si tratta del Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare (TFCPC). Sono professionisti, iscritti all’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, e si occupano delle patologie del sistema cardiocircolatorio.

«Dal 2004 i Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare sono laureati in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, corso di laurea afferente alla Facoltà di Medicina – a parlare è la dottoressa Simona Tani, presidente dell’Albo dei TFCPC di Genova, Imperia e Savona – Il ruolo ricoperto dai TFCPC è fondamentale per tutti i pazienti con malattie del sistema cardio circolatorio, sia in termini di prevenzione, che di cura. È per questo che, per la giornata mondiale del cuore, vogliamo ricordare alla popolazione, e soprattutto alle categorie a rischio, come ipertesi, diabetici, familiarità per infarto del miocardio, di effettuare controlli costanti per monitorare il proprio stato di salute.

Il Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare (TFCPC) è un professionista sanitario poliedrico. I campi d’applicazione del sapere scientifico, clinico e tecnico del TFCPC sono riconosciuti sulla base del corpus cognitivo proprio della categoria formata per la collaborazione con il mondo cardiologico e cardiochirurgico. I Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare iscritti all’Albo di Genova, Imperia e Savona sono 46 professionisti, presenti principalmente negli ospedali presso cui è attiva una cardiochirurgia e una cardiologia (19 unità) e presso ambulatori privati convenzionati con il SSN».

Quali sono gli ambiti lavorativi dei Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare in Liguria?

«Il tecnico che esplica il suo ruolo in cardiochirurgia è un componente essenziale dell’équipe medico-chirurgica ed applica in modo autonomo tutte le metodiche di circolazione extracorporea, che constano dell’uso della macchina cuore-polmoni e di differenti devices che permettono di fornire al paziente l’ossigenazione del sangue e la perfusione sistemica in situazioni di arresto cardiaco indotto, necessario per l’attuazione di molte pratiche cardiochirurgiche e la protezione del miocardio. Presso le 3 strutture presenti sul territorio ligure operano 11 tecnici che hanno permesso di effettuare 1.200 operazioni a cuore aperto tra pazienti adulti, neonatali e pediatrici. Le equipe sono state inoltre impegnate in 179 stand-by (disponibilità immediata per procedure ad altorischio) per TAVI O MITRACLIP, 25 ECMO (extracorporeal membrane oxygenation) ossia assistenze respiratorie e cardiache a lungo termine tra pazienti adulti e pediatrici di cui 4 prelevati da ospedali fuori regione con volo dell’aereonautica militare; inoltre il TFCPC è specializzato nelle metodiche di plasmaferesi, di recupero di sangue intra e post operatorio, emofiltrazione, ultrafiltrazione e emodialisi.

Il tecnico che opera in ambito cardiologico si occupa, in collaborazione con il medico cardiologo, della diagnostica cardiologica clinica: elettrocardiogramma (ECG), elettrocardiografia da sforzo, elettrocardiografia dinamica (Holter), sistemi di memorizzazione degli eventi di braditachiaritmie (event recorder e loop recorder esterni), controllo pace Maker (PM),  defibrillatore automatico impiantabile (ICD) e test per la valutazione della funzionalità cardio-respiratoria. Può essere inoltre presente, in qualità di “sonographer” nel laboratorio di ecografia digitale, dove in cooperazione con il cardiologo si occupa di diagnostica per immagini (ecocardiografia color doppler). Sonographer e cardiologo collaborano attivamente allo svolgimento dell’attività quotidiana di un laboratorio di ecocardiografia nella misura in cui il sonographer effettua la raccolta delle immagini ed una refertazione preliminare, il cardiologo verifica la diagnosi e valida il referto. La presenza dei sonographer rende quindi più efficace un laboratorio di ecocardiografia eliminando i tempi morti ed aiutando ad accorciare i tempi d’attesa per l’utenza, si consideri che nel 2019 i 6 tecnici che operano negli ambulatori di ecocardiografia presso l’Ospedale San Martino (2), Istituto Giannina Gaslini (3) e ASL 4 Chiavari (1), tra le altre cose, hanno effettuato 4.687 studi ecocardiografici» – spiega.

Il commento del Presidente dell’Albo TFCPC di Genova, Imperia e Savona: «Sarebbe auspicabile un aumento del numero dei TFCPC nella nostra Regione – aggiunge la dottoressa Simona Tani – in un’ottica di efficienza e di riduzione della spesa sanitaria, per far sì che al cittadino siano garantite le prestazioni di cui necessita, con fiducia e in sicurezza nei confronti di chi effettua la diagnostica cardiovascolare per la cura e la prevenzione di tali patologie».

«Non bisogna inoltre dimenticare – continua la dotoressa Tani – che la pandemia causata dal Covid-19, per preservare la salute del cittadino, ha bloccato e rallentato le procedure ambulatoriali rendendo ancora più lunga l’attesa per effettuare la diagnostica cardiologica indispensabile per il monitoraggio e la prevenzione delle problematiche cardiovascolari».