Ventimiglia, migranti in città. Arriva Salvini, ad accoglierlo una folla di persone
E’ la prima tappa del tour elettorale ligure
Ventimiglia. Matteo Salvini è arrivato in città accolto da una folla plaudente di circa 400 persone, ammassata sulle transenne che chiudono al traffico parte di via Aprosio. Se il distanziamento sociale viene completamente a mancare, è però rimarchevole la presenza delle mascherine sulla stragrande maggioranza dei volti dei presenti.
«Possono mandarmi a processo anche 100 volte ma io per voi non mollerò mai, promesso – ha esordito Matteo Salvini dal palco di via Aprosio -. Fatemi dire innanzitutto grazie perché è un martedì pomeriggio di lavoro, in un momento già economicamente difficile, vedere tanta gente così mi riempie il cuore, quindi siamo noi che diciamo grazie a voi. Fatevelo voi un applauso».
Poi il leader della Lega si è rivolto ai contestatori: «E ringrazio anche in venti figli di papà, che se vogliono gli immigrati se li ospitino a casa loro. Pagate voi con le vostre palanche. Basta fare i buoni con i soldi degli altri: se volete i clandestini, manteneteveli voi a casa vostra». «Belan figgeu – ha affermato, in ligure – Non ne possiamo più».
«Per la Lega prima vengono gli italiani e poi viene il resto del mondo. Prima viene Ventimiglia e poi viene il resto del mondo – ha aggiunto Salvini -. E se avete voglia di cantare “Bella ciao” andate a Sanremo l’anno prossimo che avete sbagliato città».
Sull’inchiesta che lo ha portato a processo per sequestro di persona, quando decise di non far sbarcare i migranti della Open Arms nei porti italiani: «Fra esattamente 60 giorni, il 3 ottobre, io non sarò con i miei figli, non sarò in Senato, non sarò a Ventimiglia e nemmeno a Milano, ma sarò in tribunale a Catania per rispondere dell’accusa di sequestro di persona. Io andrò in quel tribunale a testa alta perché ho difeso l’onore, i confini e la dignità del mio paese. E a processo ci dovrebbero andare quelli di sinistra, che hanno svenduto il mare italiano, il mar Ligure, le nostre aziende, i nostri fiori».
«Sapete perché vinciamo noi e abbiamo già vinto oggi? Non solo perché abbiamo i voti, perché abbiamo bravi sindaci, bravi amministratori, abbiamo governato bene in Liguria per questi cinque anni – ha detto, ancora rivolto a chi lo fischiava – Ma soprattutto, non è una differenza politica, fra voi tantissimi e quelli che son lì a far casino. Perché io sono sicuro di una cosa: è anche una differenza di cultura e di educazione. Se ci fosse qua qualcuno con cui voi non andate d’accordo, voi non sareste qua a far casino, voi sareste nei vostri negozi a lavorare, a casa a studiare. Avete perso, sfigatelli, avete perso. Serve l’educazione civica a scuola e magari serve anche un annetto di servizio militare per imparare la convivenza, l’ordine, le regole, la disciplina, il rispetto, la solidarietà, la generosità. E’ per questo che vinciamo, perché noi agli insulti e alle minacce rispondiamo con il lavoro, con i sorrisi».
Tra i fan dell’ex ministro degli Interni, spicca il presidente del consiglio comunale Andrea Spinosi, a bordo del suo trattore che lo ha accompagnato in tante campagne elettorali. E’ salito sul palco insieme al leader del Carroccio e al sindaco Gaetano Scullino, il segretario regionale della Lega Edoardo Rixi, il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana, l’onorevole Falvio Di Muro e Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità.
Sul ponte Genova San Giorgio, inaugurato ieri a Genova, Salvini ha detto: «La risposta di ieri non è stata dei genovesi, la risposta del ponte inaugurato ieri è stata di tutti i liguri, è stata di tutti gli italiani che hanno dimostrato al mondo di che pasta siamo fatti: gli imprenditori migliori al mondo, gli operai migliori al mondo. Cittadini con la schiena dritta. L’unica cosa che ieri stonava guardandola in televisione, è che c’erano in prima fila dei politici del Pd che hanno votato contro Genova e il decreto Genova. Avrebbero dovuto rimanere in casa, se avessero avuto dignità, non andare a fare sfilate sul ponte dopo aver votato contro il ponte e contro Genova. Però la dignità non si compra al supermercato».
Sulla scuola.«Ci sono 8 milioni di studenti e abbiamo un ministro che si inventa i banchi con le rotelle invece di preoccuparsi delle scuole italiane. A casa il ministro Azzolina che non sa fare il suo lavoro. E il plexiglass, e le mascherine e i banchi con le rotelle. Ma vi rendete conto?».
Su Ventimiglia e la presenza dei migranti: «Vi prometto che ce la metteremo tutta per mandarli a casa il prima possibile e restituire l’Italia agli italiani: lavoro, dignità, sicurezza. Perché la sicurezza non è di destra o di sinistra, la sicurezza è un valore che nasce con l’uomo. Parlavo con il sindaco: non si può aver paura a Ventimiglia di essere ragazze e magari mettersi la minigonna. Se una vuole mettersi la minigonna ha diritto di uscire dove vuole e quando vuole, senza essere guardata in maniera strana da gente che è abituata alla violenza. Noi siamo abituati al rispetto di uomini e donne».
Emergenza Covid-19.«L’ultima riflessione – ha concluso l’ex ministro – E’ sul tentativo di lavaggio del cervello e di terrorismo che stanno facendo da mesi. Lo stato di emergenza, il bollettino dei feriti, il bollettino dei contagiati, non andare in negozio, non andare in spiaggia, non andare a fare l’aperitivo perché c’è il pericolo, quindi i liguri devono stare distanti, gli italiani devono stare in casa, e intanto fanno sbarcare migliaia di invasori che vanno in giro per l’Italia a fare quello che vogliono. Buoni sì, fessi no. Viva Ventimiglia, viva la Liguria, viva la Lega e viva l’Italia bella, libera e sicura».
La protesta. Presente anche, tra il pubblico con tanto di cartello “Non ti vogliamo”, un piccolo gruppo di contestatori – una settantina secondo le forze dell’ordine – facente parte del movimento “Sardine ponentine”. Da questi è partita anche una sonora salva di fischi.
L’incontro con la cittadinanza è la prima tappa del tour ligure che il Salvini ha nella sua fitta agenda elettorale odierna, in vista delle vicine votazioni per il rinnovo del Consiglio regionale e la nomina di un nuovo governatore.
Si parla soprattutto di immigrazione, qui vicino al confine, nel Comune italiano che forse, dopo Lampedusa, ha più sofferto il passaggio e la presenza di migranti. Problema ultimamente acuitosi con la chiusura del centro d’accoglienza del Parco Roya, che HA portato la stragrande maggioranza dei suoi ospiti a riversarsi in città.
Finito l’incontro ventimigliese Salvini alle 17 sarà ad Albenga, in provincia di Savona, per un incontro con i cittadini e l’intitolazione della sede a Rosy Guarnieri in piazza San Francesco. Alle 18, sempre ad Albenga, farà visita all’azienda agricola “Pastor Luigi” – Regione Rollo 88.
Infine alle 21 sarà a Genova per incontro pubblico allo stabilimento balneare “Sys Sporting Club”, sul Lungomare Lombardo 27.
Mercoledì 5 agosto invece alle 9 sarà a Recco al gazebo della Lega – Passo Assereto. Alle 11.30, sempre a Genova, farà una visita al carcere Marassi in piazzale Marassi 2, mentre alle 13 andrà a Sestri Ponente al gazebo della Lega in piazza Pilo.