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Ventimiglia, il passo indietro di Bistolfi per Forza Italia. Claudio Scajola: «Obiettivo è rinforzare il centro per evitare derive populiste»

18 agosto 2020 | 12:43
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Il cofondatore di Forza Italia parla di «sana competizione interna». Per garantire le quote rosa, la candidata è Ada Cassini Bistolfi

Ventimiglia. «Oggi l’elettorato italiano, anche per una debolezza di operatività di Forza Italia, ha fatto sì che la destra sia preponderante nel centrodestra. Quindi una sana competizione interna che possa riavvicinare gli elettori del centro dentro l’ambito di questa alleanza. Questo è l’obiettivo». Lo ha sottolineato più volte l’attuale sindaco di Imperia, ex ministro e fondatore insieme a Silvio Berlusconi di Forza Italia, Claudio Scajola, nel corso della conferenza stampa di presentazione della candidata per il collegio imperiese del gruppo Forza Italia – Liguria Popolare e Polis, a sostegno del candidato presidente Giovanni Toti: Ada Cassini Bistolfi, 65 anni, medico chirurgo specialista in odontostomatologia, madre del vice-coordinatore regionale di Forza Italia Filippo Bistolfi. 

Bistolfi, che aveva già iniziato la propria campagna elettorale come candidato consigliere, è stato “stoppato” dalla riforma della legge elettorale che ha inserito le quote rosa anche in Liguria. Per il suo passo indietro, il giovane professionista, già candidato sempre per Forza Italia alle regionali del 2015, è stato nominato vice coordinatore di Forza Italia a livello regionale. «Un gesto di responsabilità e lealtà al partito e ai valori che rappresenta – ha dichiarato il coordinatore regionale Carlo BagnascoPer il quale Bistolfi merita un grazie».

«Il progetto è – ha aggiunto Claudio ScajolaE’ quello di riuscire in questa consultazione elettorale, nell’ambito del centrodestra, a riaffermare il centro, preoccupati che il centrodestra possa avere una deriva populista. Obiettivo è rafforzare il centro all’interno di questa coalizione, come inizio di un percorso, che mi auguro spossa riportare molti elettori che non votano più o che sono andati altrove affinché tornino a riconoscersi in una tradizione che ha come pilastri il liberalismo, l’Europa, il garantismo e il riformismo». 

Quote rosa. Bistolfi candida la madre. «Sono particolarmente emozionata e orgogliosa di questa candidatura – ha dichiarato la candidata Ada Cassini -. Ne sento molto la responsabilità perché vorrei fare tanto, cercherò di fare tanto, con chi mi sta accanto, con Filippo, mio figlio, e con tutte le persone che ci stanno accanto. Spero di poter fare un ottimo risultato per questa coalizione nella quale credo fermamente, nella quale credono molto cittadini. Non è una passeggiata. Però mi sembra giusto di tentare con tutte le forze che abbiamo di portare in Regione la nostra voce e quella di tanti cittadini che rappresentiamo: dagli operatori turistici, agli imprenditori, a chi si dedica all’agricoltura con grande sacrificio, ai professionisti. Soprattutto come madre spero di poter contribuire a far sentire la voce dei giovani che non riescono a fermarsi in questo territorio perché non c’è lavoro. E quella di molte donne della mia età che si devono sacrificare perché i figli sono fuori casa».

Il plauso a Bistolfi. Il “sacrificio” di Bistolfi è stato ripagato dalle parole del coordinatore regionale Carlo Bagnasco, che ha riportato al suo vice i ringraziamenti del presidente Silvio Berlusconi: «Il nostro obiettivo è riportare Forza Italia al tavolo della Regione, ma bisognerà anche fare dei sacrifici. Per questo anche Berlusconi è riconoscente a te, Filippo, come lo sono io, e l’onorevole Tajani. Filippo è sempre stato in Forza Italia, sempre. Questo secondo me nella politica di oggi che vede sole le poltrone come stazioni (un continuo “salgo” e “scendo”), trovare persone che sempre credono in un progetto, è un valore aggiunto. Filippo Bistolfi, alle scorse elezioni regionali è stato il primo dei non eletti con 2200 preferenze, è un super candidato che si è fermato un attimo per il bene della coalizione. Filippo lo volevano tutti con questi voti, ma non c’è stato una volta che ha detto: “Prendo e me ne vado”. Ha sofferto, ho sofferto anche io con lui. Ma è un esempio e va valorizzato. Filippo ha un’altra caratteristica: non vive di politica. E’ autonomo, è un professionista. Questa libertà caratterizza Filippo così come la sua famiglia».

Claudio Scajola: «Partiti in crisi, anche Lega e Pd soffrono». «Lo sostengo ormai da 4 o 5 anni – ha detto l’ex ministro Scajola –  E’ necessario aprirsi al nuovo. Il nuovo ci dice che la crisi dei partiti è unanime, complessiva, non c’è un partito nello scenario attuale che non sia in profonda crisi. Anche quello che sembra più solido: la Lega è in grande crisi. Anche il Pd, che sembra in spolvero, è in grande crisi. Lo dimostrano le difficoltà che ognuno di questi partiti ha trovato nell’individuare candidature che abbiano consenso sul territorio. Io credo che sia urgente fare la nuova legge elettorale, perché il distacco dei cittadini dai partiti è enorme ed è crescente».

Il progetto: rafforzare i valori del centro. Berlusconi chiama, Scajola risponde.«Non credo che la classe dirigente che l’Italia esprime nel mondo sia all’altezza della storia dell’Italia – ha aggiunto Scajola – Quindi c’è un gap: su questo gap si deve partire dal piccolo. Io, come ho detto a Berlusconi diversi mesi fa e come ci siamo detti in queste settimane tante volte, do il mio aiuto non per un problema mio di carattere personale, perché ho già fatto tutto nella vita, ma perché credo fermamente nella democrazia e nei valori che continuo a ripetere: liberalismo, cristianesimo, riformismo, dell’Europa, che lo scrivo maiuscolo e che ci ha salvato in questa situazione (e se saremo capaci di gestirlo l’Italia si salverà, se no sarebbe affondata) e del garantismo. Ho sempre votato Forza Italia, perché ho contribuito a costruirla, non sono andato a cercare altre strade e devo dire con piacere che, salvo timidissimi tentativi, nessuno ha mai pensato che io potessi essere tentato dal voto o da contribuire a strade diverse. Berlusconi mi ha chiesto di coordinare un po’ sto gruppo di “omissis” e allora ci siamo visti più volte con Bagnasco e con Costa, che rappresenta Liguria Popolare e su tutto ciò che poteva servire ad agevolare questo progetto io ho contribuito. Mi interessano le persone, in questo progetto, che possano riuscire a rappresentare al meglio questo piccolo seme che adesso parte da queste regionali e che può darsi che possa diventare un seme che possa germogliare anche da altre parti. In settimana prossima avrò un incontro in Veneto e andrò con tantissime persone che avendo a cuore questi valori, si sono trovati che Forza Italia, che in Veneto aveva avuto il 41 per cento oggi nei sondaggi è al 2 per cento. Mi auguro in maniera fortissima, che dalla provincia di Imperia, questo segnale possa servire per far crescere un percorso che non è per me, è per sperare di vivere in una Italia dove le competenze siano maggiormente rappresentate».

L’affondo. «Gli antagonisti sono quelli che non sono nel raggruppamento delle liste Toti Presidente: sia chiarissimo – ha puntualizzato Claudio Scajola -. Ma siccome non è una lista sola, ma è la somma di quattro liste, in queste quattro liste ognuno porta il suo percorso. La Lega porta il suo percorso e la sua storia. I Fratelli d’Italia portano la loro storia; Cambiamo porta un’esperienza che è sembrata orientata alla svuotamento di Forza Italia. La quarta lista, che io spero sia la prima in provincia di Imperia, è quella dei moderati che con il proprio voto contribuirà all’elezione di Toti presidente della Regione, che porterà dei propri consiglieri regionali che, fedeli e coerenti con gli alleati, portano un loro percorso che si rifà ai valori che sono: liberalismo, cristianesimo, riformismo, europeismo e garantismo. Questi principi, che sono per questa lista il faro e la meta con cui ci si muove, non sono da tutti gli altri alleati pienamente condivisi, perché hanno sfumature o addirittura su alcuni temi molte diversità».