Un libro ricorda il comandante De Grazia. Ucciso perché indagava sulle navi dei veleni

3 agosto 2020 | 10:33
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Navi affondate con il loro carico di morte

Imperia. «È un’area marina che, pur non essendo protetta, è mantenuta molto bene».

A dirlo, parlando della secca di fronte a Santo Stefano al Mare, è l’ammiraglio Giovanni Pettorino, a margine della presentazione del libro “Navi mute” di Giampiero Cazzato e Marco Di Milla. L’opera è basata su storie vere e parla del mistero che aleggia intorno alla morte del comandante Natale De Grazia.

Il marinaio indagava in Calabria sul mistero, appunto, delle Navi Mute, ovvero sulle imbarcazioni che trasportano e rifiuti tossici. 25 anni fa, De Grazia, moriva mentre era in missione ed il magistrato che lo affiancava é stato da subito convinto dalla pista dell’omicidio.

Il libro è dedicato a sua moglie e sui tanti De Grazia che operano con dedizione per lo Stato. Il defunto è stato insignito dells “Benemerenza ambientale si prima classe”

L’inchiesta parlamentare sul caso si è conclusa nel 2018 stabilendo che c’é ancora da indagare. Tornando alla situazione dei mari ponentini, secondo la Guardia Costiera, è importante il confronto tra tutti i soggetti coinvolti nella vita sul mare. È stata anche ribadita la necessitá di tutelare il santuario dei cetacei Pelagos.