Sindoni minaccia cronista, il sindacato dei giornalisti: «No alle querele bavaglio»

26 agosto 2020 | 17:42
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Sindoni minaccia cronista, il sindacato dei giornalisti: «No alle querele bavaglio»

L’associazione ligure dei giornalisti non lascerà solo il collega

Genova. L’Associazione ligure dei giornalisti esprime solidarietà e vicinanza al collega Jacopo Gugliotta, giovane cronista di Riviera 24, oggetto di pesanti minacce da parte del vicesindaco di Sanremo, Alessandro Sindoni, tese ad evitare la pubblicazione di una notizia scrupolosamente verificata.

La minaccia di una querela – ovvero il tentativo di intimidire un giornalista prospettandogli un lungo processo con la richiesta di un risarcimento milionario – non ha lo scopo di tutelare la dignità del cittadino offeso da un articolo. La querela – agitata come una minaccia – vuole, al contrario, censurare preventivamente la notizia. E’ quindi una sorta di lupara brandita dal potere per tentare di impedire che i cittadini sappiano, siano informati.

La lupara della querela bavaglio è tanto più micidiale se punta al bersaglio di giornalisti precari che per difesa hanno il coraggio, ma poche tutele e garanzie. Anche per questa ragione il sindacato dei giornalisti non lascerà solo il collega Jacopo Gugliotta.

Ma la questione non riguarda solo il rapporto tra i giornalisti e il potere. La minaccia di una querela-bavaglio – “scrivi e ti rovino”, è la frase con la quale si tenta di annichilire i colleghi più esposti – mira infatti a fare sì che una notizia – ancorché vera e verificata – sia taciuta. Ad essere leso, perciò, non è solo il diritto del cronista a fare il proprio lavoro ma quello dei cittadini ad essere informati. E’ pertanto decisivo che il governo sia coerente con l’impegno più volte espresso a modificare le norme rendendo più difficile il ricorso alla querela intimidatoria. Il sindacato dei giornalisti e gli editori italiani sono uniti in questa battaglia che chiede al Parlamento di adeguare la legge nazionale alla normativa europea.

L’Associazione ligure dei giornalisti