Sanremo, quasi tutti salvi i dipendenti comunali di Casa Serena. Per loro trasferimento in altri enti pubblici

22 agosto 2020 | 09:50
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Sanremo, quasi tutti salvi i dipendenti comunali di Casa Serena. Per loro trasferimento in altri enti pubblici

Tre istruttori amministrativi si trovano già presso gli uffici del Collocamento della Regione

Sanremo. Si dovrebbero “salvare” dallo spettro del passaggio a un nuovo datore di lavoro privato quasi tutti i dipendenti comunali impiegati a Casa Serena.

Le trattative portate avanti dall’assessore al Personale Silvana Ormea avrebbero già dato i primi frutti. Tre istruttori amministrativi assunti da Palazzo Bellevue e dislocati nella casa di riposo municipale di Poggio (che il Comune sta cercando di vendere per fare cassa), sono già operativi in Regione presso gli uffici del Collocamento. Il risultato è stato centrato grazie all’impegno dall’assessore regionale al Lavoro, il matuziano Gianni Berrino.

Ma non è tutto. Anche l’elettricista di Casa Serena dovrebbe presto trovare una ricollocazione definitiva presso la società Amaie Energia, guidata dal presidente Andrea Gorlero (candidato del PD alle regionali). Così come, secondo voci di corridoio, l’Asl1 potrebbe assorbire tutti i dipendenti di categoria B, anche se per mandare a buon fine la pratica l’azienda ospedaliera ha bisogno che Regione Liguria deroghi alle normative sulla mobilità del personale.

A rimanere fuori dalla partita, quindi, sarebbero solo tre dipendenti. Due dei quali, però, sono in procinto di andare in pensione. Visto le recenti novità relative all’asta per il compratore privato andata deserta, l’amministrazione Biancheri ora può contare su più tempo a disposizione per trovare una soluzione anche a chi, eventualmente, rimarrebbe tagliato fuori dalla possibilità di trasferirsi presso altri enti pubblici.

Stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che a causare la fuga dei privati interessati all’acquisto di Casa Serena sia stato principalmente il bando pubblicato dall’Ufficio Patrimonio, un capitolato troppo rigido e troppo oneroso (redatto da uno studio di consulenza di Milano), per tutti i soggetti che, durante questi mesi, hanno visitato la struttura di Poggio e verificato le condizioni in cui essa si trova. Non a caso, il sindaco Biancheri ha già affermato che si dovrà rivedere il valore di stima di 11 milioni circa dato per la cessione dell’edificio e dell’azienda sanitaria annessa, al fine di ribassarlo fino a un 20%.