La denuncia

Regionali 2020, «Mi impediscono di comunicare col candidato Carlo Carpi», lettera di Buscaglia al prefetto Intini

L'ex candidato sindaco di Imperia e Sanremo è rinchiuso nel carcere di Valle Armea

simbolo Carlo carpi

Imperia. «Se io avessi il necessario supporto legale, chiederei a chi gestisce l’organizzazione dell’imminente consultazione regionale, garante del corretto svolgimento di essa, di vigilare sull’applicazione delle norme elettorali, assicurando il rispetto di pari diritti per tutti i candidati durante la campagna, a costo di rinviare il voto o addirittura di invalidarlo in caso di inadempienza e palese disparità».

Gian Piero Buscaglia coordinatore della campagna elettorale di Carlo Carpi, candidato alla presidenza della Regione ma ristretto nel carcere di Valle Armea scrive al prefetto Alberto Intini per  denunciare la difficoltà di per avere un dialogo con Carpi.

«Uno dei candidati, Carlo Carpi, è recluso in carcere a Sanremo,  poiché la sua condanna è inferiore a
2anni, la legge glielo consente. Egli non è Tortora, ma solo un cocciuto che ha diffamato un giudice. Però non è un delinquente e, dopo 13 mesi in cella, gli sono stati negati i domiciliari, chiesti prima a
Genova e poi a Imperia, anche presso la sede dell’Associazione radicale Graf di Via Dalla Chiesa 27 a Imperia. La lista si chiama appunto Lista Carlo Carpi Graf io ne sono il segretario portavoce e “regista”», scrive Buscaglia.

«Ritengo -conclude l’esponente radicale –  che sul piano del diritto tutto ciò crei un vulnus discriminatorio verso uno dei candidati alla competizione regionale 2020. Se alle mie spalle avessi uno Studio legale, arriverei a chiederle di agire per rimandare il voto o invalidarlo: i motivi giuridici credo esistano».

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