Mangiante (Rivieracqua) «Carenza d’acqua nel Dianese? Colpa di Amat»

Replica del presidente del Consorzio idrico a Urso. Ma aumentare la pressione aumenta il rischio rotture nella rete
Sanremo. Il presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante risponde al sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso che ha denunciato la grave situazione di carenza idrica intervenuta nel territorio del suo comune e in quelli limitrofi di Diano Marina e Cervo, a causa di una fornitura di acqua potabile con una pressione assolutamente insufficiente.
«In tali Comuni Rivieracqua – si legge in una nota – distribuisce l’acqua potabile che viene fornita tramite le condotte di adduzione degli acquedotti del Roja (cc.dd. Roja uno e Roja bis), attualmente gestiti dalla società Amat S.p.A.
Poiché attualmente Rivieracqua riceve l’acqua potabile da Amat e la distribuisce all’utenza nei quantitativi e alla pressione fornite dalla medesima Amat, al fine di sopperire alla grave problematica di alimentazione idropotabile al bacino sopra descritto, Rivieracqua ha richiesto ad Amat di aumentare urgentemente la pressione, operazione del resto già effettuata da Amat nelle estati passate.
Tuttavia Amat non ha finora acconsentito a tale richiesta, nonostante i solleciti di Rivieracqua. Quest’ultima è stata dunque costretta a denunciare questa situazione a tutte le competenti autorità, alle quali ha chiesto di intervenire anche autoritativamente nei confronti di Amat.
Tale episodio dimostra ancora una volta l’assoluta urgenza di concludere al più presto il procedimento di trasferimento da Amat a Rivieracqua dei predetti acquedotti, degli impianti e dei servizi ancora oggi gestiti da Amat illegittimamente e senza titolo, come prescritto dalla legge, come già ordinato dal Commissario ad acta nominato dalla Regione Liguria e come stabilito da numerose sentenze e ordinanze sia del Consiglio di Stato sia del TAR Liguria. Pertanto Rivieracqua ha nuovamente ribadito la propria piena disponibilità e volontà di subentrare immediatamente e integralmente nella gestione di tali reti idriche».