Chiusa perché inagibile, Sanremo perde la spiaggia del Soggiorno Militare
Immagini che paragonate agli affollamenti della vicina spiaggia libera stanno facendo discutere residenti e turisti
Sanremo. “Comando militare della Capitale, base logistico addestrativa. Attenzione: stabilimento balneare chiuso per inagibilità. Balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio”. Recita così il cartello che è stato affisso sul cancello d’ingresso della spiaggia del Soggiorno Militare che si trova sul lungomare di corso Imperatrice.
In concessione allo Stato Maggiore, l’arenile sta facendo rumoreggiare i tanti turisti che frequentano la Città dei Fiori, in particolare gli stabilimenti della zona a Ponente del centro. Infatti, spiace a tutti vedere che la “base” di tanti anni di vacanze per i militari in servizio presso l’esercito e per le loro famiglie, si presenti deserta in questa seconda metà di agosto di tutto esaurito, con le spiagge libere a tappo.
A quanto si apprende da fonti del Comune, sembrerebbe che lo Stato Maggiore abbia comunicato a Palazzo Bellevue la sua indisponibilità a dare seguito all’apertura dello stabilimento per la stagione in corso. Unico caso di stabilimento sanremese che non ha aperto i battenti, quello del Soggiorno Militare si presenta come un impianto in via di degrado preoccupante. Dalle fotografie scattate, si vede che il lato che ospitava le cabine sta cedendo: il cemento è pericolosamente incrinato e da un momento all’altro potrebbe provocare un crollo.
Un bel problema visto che dall’altro lato confina una spiaggia libera. O meglio quel che rimane della spiaggia libera, ridotta a un lembo di sabbia per via dell’ampliamento concesso dall’amministrazione comunale ai privati che hanno potuto allargare la propria zona in concessione, impegnandosi a controllare gli ingressi causa rischio assembramenti. Il risultato non è dei migliori: la libera nei weekend è inavvicinabile e alle 19 di tutti i giorni il gestore che deve controllare chiude e in spiaggia non si può più accedere.
Preoccupante o meno, pare inverosimile agli occhi di tutti vedere tanto affollamento da una parte (zona spiaggia libera e stabilimento confinante) e il nulla dall’altra. Dal municipio, l’assessore al Demanio Mauro Menozzi spiega che le «opere di messa in sicurezza competono al concessionario», ovvero lo Stato.