Ventimiglia, militari in spiaggia. Scullino: «Attendo risposte, ma non abbiamo fatto una bella figura»

27 luglio 2020 | 20:44
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Ventimiglia, militari in spiaggia. Scullino: «Attendo risposte, ma non abbiamo fatto una bella figura»

Al momento nessuna risposta ufficiale. «Sembrerebbe che i militari fossero insieme a dei fotografi per scattare immagini tra loro»

Ventimiglia. «Chi ha mandato i militari in spiaggia?». E’ la domanda, diretta, posta dal consigliere di minoranza Massimo D’Eusebio al consiglio comunale che si è riunito stasera.

«La domanda è pertinente – ha risposto il sindaco Gaetano Scullino -. Abbiamo provato a sentire chi ha preso questa iniziativa, sembrerebbe che i militari fossero insieme a dei fotografi, ma per scattare fotografie tra loro. I vertici provinciali ci devono rispondere. Hanno detto che avrebbero approfondito. Penso sia più che altro iniziativa di qualche singolo. Ma in spiaggia con il mitra, una bella figura non l’abbiamo fatto. Ora aspettiamo la risposta».

Continua a tenere banco, dunque, la notizia della presenza di alcuni militari del 32° Reggimento di Fanteria della Brigata Taurinense di stanza a Ventimiglia in marcia sulle spiagge della città di confine. Di certo c’è che la loro presenza non era necessaria per far rispettare ai bagnanti le misure di distanziamento sociale anti contagio, visto che l’amministrazione comunale ha incaricato degli steward di controllare la formazione di eventuali assembramenti.

L’immagine degli alpini che, con la mimetica addosso, l’elmetto, il mitra e la mascherina, camminano tra i bagnanti ha suscitato perplessità anche a livello politico. Il deputato Flavio Di Muro (Lega), ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Lamorgese «per sapere quali azioni intenda intraprendere perché si rimedi alla situazione, ai limiti di sostenibilità, di Ventimiglia, dove ormai da settimane i migranti sono tornati a farla da padroni. Assistiamo al paradosso per cui i nostri alpini vengono mandati in mimetica e scarponi sulle spiagge di Ventimiglia, sembrerebbe per controllare se i bagnanti e i turisti osservino le distanze di sicurezza o usino la mascherina».

Che i militari fossero impegnati in una missione di “Strade sicure” pare improbabile, visto che non ci sarebbe alcuna missione che prevede la presenza in spiaggia degli alpini armati. Al momento, dunque, il caso resta aperto.