Ventimiglia, caso Dimar: Bartolomeo Isnardi (FdI): «Contrario al centro commerciale»
Il consigliere: «Manca interesse pubblico e il rischio è quello di distruggere il tessuto commerciale cittadino»
Ventimiglia. Si preannuncia caldo, il consiglio comunale di questa sera che vede al centro dell’ordine del giorno la pratica relativa al cosiddetto “Caso Dimar” che prevede la realizzazione di una struttura commerciale a Bevera in un’area attualmente a destinazione artigianale.
A poche ore dal parlamentino, ad esprimere pubblicamente contrarietà alla pratica è il consigliere di maggioranza Bartolomeo Isnardi (Fratelli d’Italia), che dichiara: «Sono contrario alla trasformazione della struttura da artigianale a commerciale di ben quattro superfici all’interno di uno stesso capannone (più una già esistente, quindi alla fine si tratta cinque unità), cosa che di fatto lo rende centro commerciale, atto piuttosto alla grande distribuzione, raggirando così la normativa esistente».
Il pericolo, che Isnardi sottolinea da mesi, è il possibile collasso delle piccole attività commerciali presenti in città come conseguenza alla realizzazione di un centro commerciale: «Soprattutto in questo periodo di grave crisi economica, le nostre attività commerciali combattono contro la tentazione, per non dire necessità, di abbassare per sempre le loro serrande».
A tale proposito il consigliere si domanda «come Confcommercio e Confesercenti non siano più presenti e non raccolgano a gran voce gli interessi e le paure dei loro associati. La preoccupazione è grande, non sfugge ai negozianti di Ventimiglia la prevedibile riduzione della loro clientela e soprattutto il fatto che gli introiti del centro in questione non siano certo destinati ad essere spesi e ad alimentare dunque il circuito economico di zona».
E’ risoluto, Bartolomeo Isnardi quando che «a questa operazione manca di fatto il pretestuoso “interesse pubblico”», sottolineando, senza mezzi termini, che «le somme previste per le casse di Ventimiglia, per tale operazione, sono costituite per la più parte da somme dovute quali oneri di urbanizzazione e contributi straordinari previsti dalla legge. Il restante è una cifra di poco superiore a quella già in discussione con la precedente amministrazione. Parliamo di circa 19 mila euro di differenza: e questo è giusto che si sappia». «Per questa sera il Consiglio Comunale avrà tanto su cui riflettere – conclude il consigliere, che si domanda -. Chi si prenderà la responsabilità della chiusura dei piccoli commercianti ventimigliesi che di fatto sono essi il nostro centro commerciale, cuore della nostra economia?».