Un concorso di progettazione internazionale per l’ospedale unico di Taggia
A lanciare la proposta è il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Imperia Andrea Borro.
Taggia. Arriva dal presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Imperia Andrea Borro la proposta di un concorso di progettazione per il nuovo ospedale “unico” che dovrà sorgere a monte della nuova stazione ferroviaria tabiese. E’ a tal proposito che nei prossimi giorni si terrà un incontro per discutere dell’idea, a cui sono stati invitati tutti gli assessori regionali competenti della giunta del presidente Giovanni Toti.
Opera da oltre 100 milioni di euro (già finanziata grazie a un prestito-ponte dell’Inail), l’ospedale unico di Taggia – ribattezzato ospedale nuovo dai sindaci che ne hanno approvato all’unanimità la realizzazione – potrebbe essere un’occasione non soltanto per rivoluzionare la sanità del Ponente, ma anche per costruire un polo d’eccellenza dal punto di vista architettonico. A spiegarlo è lo stesso presidente Borro: «Abbiamo invitato gli assessori regionali a un incontro nella sede del nostro Ordine perché quello in programma potrebbe rappresentare anche un esempio mondiale di qualità architettonica. I poli ospedalieri, sotto questo punto di vista, sono progetti complessi e molto costosi, sicuramente capaci di attrarre l’attenzione dei più prestigiosi studi di architettura di tutto il mondo. E’ un’occasione che non deve essere sprecata, vista la complessità dell’opera che stravolgerebbe una parte del Comune di Taggia, con ripercussioni sull’intera provincia».
E in effetti come dar torto all’architetto Andrea Borro. In tanti anni che si parla di ospedale unico a Taggia, di progetti dettagliati messi sulla carta se ne sono visti pochi (praticamente nessuno), mentre con l’andar del tempo venivano proposti dei rendering estremamente semplificati, spesso inguardabili anche per chi ha un minimo senso estetico.
Il concorso di progettazione, così come proposto dall’ordine degli architetti, prevede da normativa che il progetto vincitore venga acquisito in automatico nel corso della procedura amministrativa a titolo di progetto preliminare. Al contrario del semplice e più comune concorso di idee, il concorso di progettazione darebbe al primo classificato la certezza che quell’idea vincente venga posta a base delle successive progettazioni definitive ed esecutive. Con un simile concorso, lo studio dell’architetto Stefano Boeri (cittadino onorario di Badalucco), si è aggiudicato di recente il progetto del cosiddetto “sottoponte” del Polcevera, l’area verde che verrà realizzata al di sotto del ponte Morandi.