Sputò ai carabinieri al pronto soccorso di Imperia in piena pandemia: condannato a 10 mesi

Dopo aver dato in escandescenze e aver inveito contro medici e sanitari
Imperia. E’ stato condannato a 10 mesi di carcere senza il beneficio della condizionale il marocchino di 41 anni che il 25 marzo scorso, in preda ai fumi dell’alcool, aveva sputato addosso ai carabinieri intervenuti al pronto soccorso di Imperia dove lo straniero si era rivolto lamentando dolori in varie parti del corpo.
Intorno alle 2 del mattino aveva ha iniziato a dare in escandescenza, insultando i sanitari che, non riuscendo a calmarlo, avevano chiesto l’intervento dei militari dell’Arma.
L’uomo, difeso dall’avvocato Ramadan Tahiri, stamattina è stato condannato a 10 mesi di reclusione con sentenza emessa dal giudice Marta Maria Bossi. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Maria Paola Marrali, la pubblica accusa è stata sostenuta in aula da Tiziana Berlinguer. Il marocchino è stato, comunque, rimesso in libertà in attesa della sentenza definitiva.
Sul posto erano giunti immediatamente due equipaggi della Radiomobile della Compagnia di Imperia i quali, comprendendo la situazione di pericolo e al fine di salvaguardare l’incolumità del personale sanitario, nonché dei numerosi pazienti in attesa di ricevere assistenza, dopo vari tentativi, erano riusciti a bloccarlo ma senza poter impedire che sputasse loro addosso.
Condotto all’esterno della struttura sanitaria il quarantenne, infuriato, si era scagliato nuovamente contro i carabinieri tentando di colpirli con un sasso, continuando a sputare e a imprecare.
Vista la gravità dei fatti in un momento così delicato per la salute pubblica il giudice nel convalidare l’arresto aveva previsto la custodia cautelare in carcere.