Sciopero trasporti, Pastorino (Linea Condivisa): «A fianco dei lavoratori. Governo, Aspi e istituzioni locali mettano fine a disservizi»

«E’ un’agonia. Necessario togliere a Regione e Comune ogni alibi su questioni che li riguardano direttamente»
Genova. «In coerenza con quanto denunciato nei giorni scorsi, anche nei confronti delle affermazioni, poi smentite, del Ministro De Micheli, Linea Condivisa aderisce e partecipa in maniera netta e decisa alla manifestazione di Filt Cgil e Uiltrasporti indetta stamane davanti alla Prefettura di Genova. Chiediamo che il Ministro De Micheli convochi entro martedì prossimo una riunione fra Governo, ASPI, Regione Liguria e Comune di Genova, per mettere un punto ai disservizi autostradali». Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, questa mattina in piazza con i lavoratori e le organizzazioni sindacali dei trasporti.
«L’unico modo per uscire dalle chiacchiere è mettere attorno a un tavolo tutte le parti in causa, con il coordinamento del Governo. In questo modo Regione e Comune non avranno più alibi: non potranno più scaricare su altri responsabilità che sono anche loro, e che impattano in maniera determinante sull’economia e sulla sicurezza della Liguria – sottolinea Pastorino -. Con questo disegno sconsiderato, stanno condannando all’agonia questo territorio, il suo lavoro, la sua economia e anche la sua bellezza, visto che cosi si disincentiva il turismo. Vediamo il grande paradosso del nuovo ponte: non dovrebbe mancare molto all’inaugurazione, eppure per il momento servirà a ben poco, se non a nulla, visto che è collegato a una rete autostradale al collasso».
«Serve da subito una riduzione dei cantieri, nel rispetto delle normative vigenti, per dare ossigeno alla mobilità di persone e merci. Servono garanzie economiche a corto raggio per il completamento delle infrastrutture, a cominciare da quelle su ferro, per attenuare il traffico autostradale nei prossimi tempi. Servono incentivi al trasporto pubblico, a ogni livello, e rilancio dei collegamenti aerei a costi calmierati – conclude Pastorino -. Tutti i nodi vengono al pettine. La giunta Toti non è stata capace di avviare una seria politica regionale dei trasporti, improntata al cambio di rotta. Al contrario, abbiamo assistito all’ostinata conservazione di rendite e favori, nei confronti di un sistema anacronistico. Che, però non a caso, è anche un sistema di potere».