Sanremo, settimana decisiva per le scuole. Il nodo delle classi ex Pascoli da ricollocare a settembre
Il nuovo polo al mercato dei fiori sarà pronto a fine anno. Per le medie quasi certo il rientro nei prefabbricati del Sud Est
Sanremo. Si sta per aprire una settimana decisiva per l’organizzazione del rientro a scuola degli studenti di superiori e medie ex Pascoli, il tutto reso un po’ più incerto dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenti nuove disposizioni governative in ordine alle distanze che dovranno essere rispettate tra i banchi.
Il nodo principale riguarda ancora una volta il plesso di corso Cavallotti, chiuso l’anno scorso a causa delle problematiche strutturali dell’edificio e sul quale sono in corso i lavori di messa in sicurezza. Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro tra i dirigenti dell’istituto Ruffini-Aicardi (sotto cui sono confluiti gli indirizzi Turistico, Socio Sanitario e Commerciale) e l’assessore alle scuole Costanza Pireri. Sulla futura dislocazione delle sezioni delle superiori trasferite provvisoriamente presso gli istituti di Taggia e presso l’Agraria di Sanremo, pendono le incognite legate al termine dei lavori nei due cantieri della Città dei Fiori: quello delle Pascoli, appunto, e quello del mercato dei fiori, dove sta sorgendo il nuovo polo scolastico. Una decisione in prospettiva prima campanella – fissata in Liguria per il 14 settembre – sarà assunta a breve, anche se sembra scontata una continuità rispetto alle scelte dell’anno passato, almeno fino a quando non saranno terminati i due cantieri pubblici che hanno subito i ritardi causati dal lockdown.
A essere in vantaggio rispetto all’intervento in corso alle Pascoli ci sono i lavori sul piano ballatoio del mercato dei fiori di Valle Armea, il cui primo lotto dovrebbe essere quasi ultimato, mentre il secondo è stato aggiudicato negli scorsi giorni. Non dovrebbe volerci molto per adeguare il progetto in fase di realizzazione alle nuove norme previste dal Dpcm relativo alle scuole.
Diversa la situazione, invece, per le scuole medie, di diretta competenza comunale. I moduli prefabbricati del Sud Est che le hanno ospitate, affittati da Palazzo Bellevue, grazie all’aiuto finanziario della benefattrice Elena Sivoldaeva, sono rimasti inutilizzati per tutto il tempo dello stop anticipato delle lezioni. Ciò detto, l’accordo che era stato ventilato tra Comune e società proprietaria dei box per compensare il periodo di affitto non sfruttato da Palazzo Bellevue, sembra essere morto sul nascere e ora spetta all’amministrazione Biancheri trovare nuove risorse per rifinanziare un prolungamento del noleggio fino al termine del 2020. Una spesa non indifferente che si aggira sui 20 mila euro/mese a modulo (in totale ne sono stati affittati quattro).
Altro nodo da valutare con attenzione è quello legato agli spazi. Bandite, si spera una volta per tutte, le cosiddette classi pollaio per “merito” del coronavirus, bisognerà capire se gli spazi attualmente a disposizione della Provincia (competente per gli istituti superiori) e delle scuole comunali (medie), siano sufficienti per accogliere tutti gli studenti. Un problema da non sottovalutare – contro il quale si sta scontrando in questi giorni la giunta Ingenito a Bordighera -, che potrebbe comportare una ricerca dell’ultimo minuto di aule in cui sistemare alunni e maturandi. Stando a quando emerso da fonti del mondo della scuola, potrebbe divenire necessario recuperare fino a una decina di classi in più rispetto a quelle attualmente a disposizione degli enti pubblici.
Ad aiutare la ricerca dei locali o l’eventuale ristrutturazione di aree utili, sono arrivati sul conto del municipio matuziano i 160 mila euro promessi dal ministro Azzolina. Altri 500 mila, da spalmare sugli istituti superiori dell’Imperiese, se li è visti recapitare invece la Provincia.