Sanremo, ripartono nidi e centri estivi: termoscanner all’ingresso e mascherine

3 luglio 2020 | 06:45
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Sanremo, ripartono nidi e centri estivi: termoscanner all’ingresso e mascherine

Tante le regole che bambini, operatori e genitori dovranno rispettare

Sanremo. Termoscanner, microgruppi, ingressi scaglionati e mascherine. Così hanno riaperto nidi e centri estivi della città dei fiori.

In linea con le norme emesse dal Governo per prevenire la diffusione del coronavirus, gli istituti comunali e privati hanno riaccolto i più piccoli rispondendo a uno dei bisogni più urgenti delle famiglie dopo la sospensione delle normali attività didattiche a fine febbraio.

Poco meno di una decina le strutture sul territorio comunale che sono ripartite con l’offerta dedicata ai servizi dell’infanzia dove le raccomandazioni igienico comportamentali e di distanziamento sociale saranno le parole d’ordine per educatori, genitori e bambini anche di pochissimi mesi.

E se gli insegnanti sono stati appositamente formati per promuovere le misure sanitarie con modalità ludiche, compatibilmente con l’età e il grado di autonomia e consapevolezza dei bambini, nutrito è il vademecum delle regole che tutti dovranno rispettare.

Come spiega Costanza Pireri, assessore alle Politiche sociali del Comune di Sanremo, «i bambini sono stati divisi in piccoli gruppi. Bambini di gruppi diversi non avranno contatti fra di loro e l’operatore sarà sempre lo stesso per ciascun gruppo». Un sistema a “microbolle” per garantire il distanziamento sociale ed evitare, nel caso di un contagio all’interno di un gruppo, che il virus si diffonda. «Per quanto riguarda le strutture gestite da dipendenti del Comune – continua Pireri – al Raggio di Sole e all’Arcobalano il rapporto è di 3-4 bambini per educatore presso i nidi e di 5 bambini per educatore presso i centri estivi. Entrambe hanno potuto accogliere fino a un massimo di 15 bambini».

Previsto anche un triage in entrata gestito da un collaboratore secondo le indicazioni della Conferenza delle Regioni e che prevede la rilevazione della temperatura. Sono stati organizzati orari di entrata scaglionati di 10-15 minuti ed è stata apposta un’adeguata segnaletica per evitare assembramenti dei familiari alla consegna o ritiro dei figli. Ai genitori è stato inoltre consigliato di non variare l’accompagnatore per tutto il periodo di frequenza, persona che del resto non dovrebbe essere anziana o affetta da particolari patologie.

Quanto alle attività, si cercherà di valorizzare il più possibile quelle outdoor e a basso contatto, sulle quali il personale ha ricevuto specifiche indicazioni. I giocattoli e altro materiale messo a disposizione dal centro dovrà essere sempre disinfettato e messo a disposizione esclusivo di un singolo gruppo. Gli operatori e i bambini al di sopra dei sei anni, infine, dovranno tassativamente indossare la mascherina.

«Le stesse regole – aggiunge l’assessore – saranno applicate dal centro estivo della Polisportiva integrabili che dovrebbe riaprire nei prossimi giorni. Tutte le strutture garantiranno massima attenzione alla sicurezza dei bambini e degli stessi lavoratori. Tutte applicheranno le linee guida emanate dal Governo, sulla base delle quali è stato elaborato un protocollo preciso con le indicazioni di comportamento e le regole igienico sanitarie da seguire all’interno dei servizi educativi. Con questa ripartenza – sottolinea– vogliamo dare una risposta concreta all’esigenza dei genitori di poter tornare a lavorare in serenità».

E per venire incontro alle famiglie è stata decisa un’ulteriore sospensione delle rette di frequenza nel caso in cui i Voucher centri estivi 2020 erogati da Regione Liguria non siano sufficienti a garantire l’accesso al servizio. Senza dimenticare la possibilità di usufruire dei bonus emessi dal nostro Paese. Sussidi a cui non tutti però attingeranno: come ha detto anche Pireri, «data la situazione generale, alcuni genitori che avevano il diritto di mandare i figli al nido hanno preferito tenere i figli a casa».