Sanremo, il rientro a scuola è a ostacoli. A Comune e Provincia mancano classi e insegnanti

22 luglio 2020 | 14:21
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Sanremo, il rientro a scuola è a ostacoli. A Comune e Provincia mancano classi e insegnanti

Riaperte a partire da questo pomeriggio le graduatorie provinciali per il reclutamento del personale docente

Sanremo. Sono giorni intensi per Provincia, Comuni e dirigenti scolastici al lavoro per garantire il 14 settembre un ritorno sui banchi in totale sicurezza. Ieri si è riunito un tavolo tecnico tra esponenti della giunta Biancheri e i presidi degli istituti comprensivi di medie e superiori per discutere un primo piano di interventi volto a garantire una riapertura delle scuole nel rispetto delle disposizioni ministeriali.

Insieme alle incertezze portate dall’evoluzione della pandemia, tante altre sono le incognite che il mondo scolastico sta affrontando. Anzitutto c’è il complesso nodo dell’ampiezza delle aule. Per rispettare le condizioni di distanziamento di 1 metro, il numero degli alunni per classe dovrà essere diminuito mentre dovrà aumentare quello delle aule. Aule che mancano. Se già lo scorso settembre Sanremo ha dovuto far fronte alla ricollocazione di circa 600 studenti causa l’inagibilità dell’edificio di corso Cavallotti, quest’anno gli spazi sono ancora meno.

Si parla di circa 18 classi “vacanti” da recuperare rispetto all’anno didattico che si è appena concluso, alcune delle quali dovrebbero trovare spazio nel nuovo polo scolastico al Mercato dei Fiori in Valle Armea. Venti aule, di cui dieci, se saranno consegnate per tempo, ospiteranno almeno 200 ragazzi dell’istituto turistico o socio-sanitario del Ruffini-Aicardi. Il secondo lotto dei lavori, appena appaltato da Palazzo Bellevue, dovrebbe essere riconsegnato dall’impresa al Comune entro la fine dell’anno.

I più piccoli delle medie quasi sicuramente faranno ritorno ai prefabbricati allestiti in zona Sud Est. Altri spazi saranno recuperati da locali inutilizzati e si pensa anche a una trasformazione delle mense. Il tutto in edifici che non sono nati come scuola, il ché rende ancora più difficoltoso l’iter.

In totale, il Comune ha ricevuto 160 mila di euro dal fondo stanziato dal governo e che saranno destinati ai lavori di adeguamento suddividendoli fra i diversi plessi.

Un maggior numero di classi, comporterà anche un maggior numero di insegnanti, bidelli e di tutti quegli attori che compongono il sistema scuola. Personale docente e non docente sarà reclutato dalle graduatorie provinciali, quelle dei professori riaperte dalle 15 di oggi, mercoledì 22 luglio 2020, fino alle 23,59 del prossimo 6 agosto.

Assessori competenti, tecnici e presidi stanno anche definendo le modalità di ingresso e uscita da scuola e la possibilità di lezioni su turni e in piccoli gruppi, anche se c’è l’intenzione di mantenere un’organizzazione più ordinaria possibile. Nei prossimi giorni la protezione civile indirà anche un bando per la fornitura di nuovi arredi, in particolare dei banchi monoposto per ridurre al minimo il contatto fra gli studenti. La mascherina sarà invece obbligatoria nelle zone comuni come già accade negli altri contesti della vita sociale.

Se dal ministero sono arrivate le linee guida per il rientro a scuola, mancano ancora tante variabili legate al protocollo di sicurezza, che dovrà essere stilato dal commissario straordinario Arcuri. Tra le cose da definire ci sono quelle relative ai test sierologici per il personale docente e non, esame necessario per capire se si è contratta l’infezione da coronavirus.