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Multe a chi non indossa la mascherina, Futura Sanremo: «Avete idea di cosa sono 400 euro in un momento in cui gli incassi sono a zero?»

29 luglio 2020 | 14:35
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Multe a chi non indossa la mascherina, Futura Sanremo: «Avete idea di cosa sono 400 euro in un momento in cui gli incassi sono a zero?»

«Ora, va bene il rispetto delle regole, ma in un momento in cui la gente ha appena ripreso a lavorare, il comune emette multe di questo tenore?»

Sanremo. «Apprendiamo in un articolo di questa mattina – fanno sapere Leonardo Mazza e Franco Benedetti di Futura Sanremo – che il personale della polizia locale, impegnato in servizi di controllo per il rispetto della normativa sul Covid-19, ha multato il personale di due esercizi e un cliente all’interno di un locale pubblico.

A carico dei trasgressori pare sia stato elevato un verbale di € 400, mentre potrebbe essere applicata la sanzione accessoria della sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni. Ora, va bene il rispetto delle regole, ma in un momento in cui la gente ha appena ripreso a lavorare, in un momento in cui i lavori per le strade sono ripresi in concomitanza delle aperture degli esercizi, (quando potevano essere fatti benissimo quando eravamo in lockdown), il comune emette multe di questo tenore? Avete idea di cosa sono 400€ in un momento in cui gli incassi sono praticamente a zero, e dopo tre mesi di chiusura?

In questi giorni ci siamo anche ritrovati con i militari sulle spiagge di Ventimiglia, e come direbbero in America, stiamo gettando via i soldi dei contribuenti, quando ci sono ben altri problemi e ben altri controlli da fare. A questo punto però una domanda sorge spontanea: perché tutto questo zelo per multare persone e attività, perché l’annullamento di tutte le manifestazioni compresi i fuochi, e la Milano-Sanremo invece si potrà svolgere regolarmente? Multerete tutte le persone che si accalcheranno per vedere la gara, obbligando ad indossare la mascherina a 40°?

Ci sapreste indicare la differenza tra i fuochi e la Milano-Sanremo, perché uno si dovrebbe contagiare la sera dei fuochi e non in quella della corsa? La misura e la sopportazione degli italiani ormai è colma, ma quello che vogliamo ricordarvi, sono le parole della ministra Luciana Lamorgese: “Il rischio di un autunno caldo è concreto perché noi a settembre vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica che ha colpito le aziende, Vediamo negozi chiusi, vediamo cittadini che non hanno la disponibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il governo ha cercato di andare incontro a queste esigenze e necessità, ma, ripeto, il rischio di un autunno caldo è concreto”.

Sanzioni di questo tipo, quando basterebbe almeno la prima volta, avvisare il negoziante (si chiama prevenzione), e discriminazioni di questo genere, (vedi ad esempio noleggiatori e tassisti che in molti casi non possono viaggiare a pieno carico mentre le corriere sono stracolme ogni giorno) fanno parte di quelle situazioni che porteranno ad un autunno caldo, complice il governo e questo tipo di amministrazione discriminatoria, specie in una zone a rischio molto basso».