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Morte dell’artificiere Giovanni Politi, Procura di Firenze chiede rinvio a giudizio per prefetto Imperia

21 luglio 2020 | 17:29
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Morte dell’artificiere Giovanni Politi, Procura di Firenze chiede rinvio a giudizio per prefetto Imperia

L’accusa è di omicidio colposo. Altri sei gli indagati

Imperia. La procura di Firenze ha chiesto il processo per sette persone nell’ambito dell’inchiesta per la morte di Giovanni Politi, 51 anni, l’artificiere della polizia di Stato deceduto il 25 febbraio 2019 a seguito di un’esplosione all’interno della caserma Fadini di Firenze. Lo rende noto l’agenzia Ansa.

Il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo è stato chiesto per l’allora questore di Firenze Alberto Intini, oggi prefetto di Imperia, e per altri sei tra funzionari e artificieri della polizia. Oltre all’ex questore, indagato in qualità di datore di lavoro, il pm Fabio Di Vizio ha chiesto il processo per l’allora dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, i due responsabili del servizio di prevenzione e protezione della questura che si sono succeduti nell’incarico tra il 2012 e il febbraio del 2018, e tre artificieri. In base a quanto ricostruito dalle indagini, l’esplosione nella quale mori’ Politi si sarebbe verificata a causa dell’accumulo irregolare di materiale esplodente in una stanza, che sarebbe dovuta servire da spogliatoio, al primo piano della caserma Fadini. L’artificiere si sarebbe trovato nella stanza a operare con una smerigliatrice, il cui utilizzo provocò delle scintille che innescarono il materiale esplodente. L’udienza preliminare davanti al gup Piergiorgio Ponticelli è fissata per il 10 dicembre 2020.