L’imperiese Giorgia Brusco vince il concorso “XS testi di scena” con “Il veleno dell’indifferenza”
Un testo importante che affronta una tematica purtroppo sempre attuale: una coppia agiata vive nell’indifferenza quotidiana il proprio rapporto sentimentale
Imperia. Dopo il recentissimo successo della drammaturga imperiese Giorgia Brusco al “Mario Fratti” Award di New York con il testo “Briciole di allegria”, arriva un’altra vittoria, questa volta tutta italiana.
Ieri sera, 30 giugno, presso il Teatro Genovesi di Salerno, al suo primo evento ufficiale dopo la riapertura a seguito del lockdown, si sono svolte le premiazioni del concorso “XS testi di scena” promosso dalla Compagnia dell’Eclissi. Il premio, che prevede un riconoscimento in denaro, è stato istituito con la forte volontà di sostenere chi crea in un periodo difficile per il Teatro, che è stato fortemente colpito dal Covid-19.
La giuria del premio ha decretato vincitrice Giorgia Brusco con il testo “Il veleno dell’indifferenza”, con le seguenti motivazioni: «Per l’approccio attuale, non convenzionale e intelligente al tema doloroso della violenza sulle donne, esplorato nella complessità e nella sottigliezza delle sue implicazioni, fisiche, sociali, psicologiche; per la coerenza del sistema dei personaggi, organizzato secondo linee ben riconoscibili di complementarità e di opposizione nelle due coppie; per l’incalzante ritmo narrativo, che procede senza pause verso il dramma conclusivo, sempre sostenuto da una scrittura tagliente, incisiva e da una conoscenza solida di linguaggi e meccanismi che regolano la messinscena; per la nitida costruzione drammaturgica».
Un testo importante che affronta una tematica purtroppo sempre attuale: una coppia agiata vive nell’indifferenza quotidiana il proprio rapporto sentimentale. La presenza di una giovane collaboratrice domestica, di umile estrazione sociale, innesca involontariamente una reazione disperata e feroce di entrambe le protagoniste in cerca di un riscatto alla loro vita costruita sulla violenza. Una violenza che ha una doppia faccia: da un lato quella psicologica, sottile e spietata e dall’altra quella fisica, molto più eclatante e diretta. Violenza che chiama violenza in un crescendo illogico che coinvolge i rispettivi mariti in una spirale senza soluzione.