Distribuzione degli arrestati nelle carceri liguri. Uil Penitenziari: «Scelta scellerata»

21 luglio 2020 | 09:15
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Distribuzione degli arrestati nelle carceri liguri. Uil Penitenziari: «Scelta scellerata»

Sanremo, Imperia e Marassi: tutti e tre gli istituti sono sovraffollati

Sanremo. «Abbiamo appreso che il Provveditorato Regionale ha inviato una circolare che specifica alle forze di Polizia dove condurre gli arrestati nell’ambito del territorio che va da Ventimiglia a Savona. La circolare specifica che gli arrestati da Cervo ad Arma di Taggia saranno condotti ad Imperia, mentre da Arma a Ventimiglia saranno condotti a Sanremo e da Andora verso Genova saranno condotti a Marassi». A renderlo noto è Fabio Pagani, Segretario Regionale Uil Penitenziari della Liguria.

«Una scelta scellerata – commenta il sindacalista – E chi l’ha fatta dimostra di capire poco la situazione delle carceri liguri già in ginocchio per il sovraffollamento e pandemia Coronavirus. Sanremo è una casa di reclusione che a oggi vanta una presenza di 251 detenutisu una capienza di 219 con un tasso di sovraffollamento del 110%. Non risultano posti per nuovi giunti: al momento le tre celle da due posti sono occupate addirittura da 7 detenuti e vige ancora per pandemia “coronavirus” la domiciliazione fiduciaria di 14 giorni, per tutti gli arrestati e nuovi giunti da altre sedi. Il carcere di Imperia, invece, è una casa circondariale che vive un momento storico critico con una presenza di 93 detenuti su una capienza di 61 e un sovraffollamento pari al 140%: istituto che merita costante monitoraggio dal Provveditorato per sfollamenti, ovvero a quota 80 detenuti, bisogna far partire i detenuti definitivi e relegare Imperia ad occuparsi solo degli arrestati e dei giudicabili».

«Su Marassi che dovrà ricevere gli arrestati da Andora – precisa il sindacalista – si rischia di far deflagrare il sistema, 700 detenuti presenti su una capienza di 530 con un sovraffollamento del 130% non è possibile che il personale di Polizia Penitenziaria è costretta a subire questa conduzione scellerata da parte di un Amministrazione Penitenziaria insicura e incompetente – per questo motivo abbiamo appena scritto al Capo Dap Petralia e agli organi competenti – afferma Pagani – è giunto il momento che le Istituzioni, si attivino assumendosi per competenza le responsabilità, prima che sia troppo tardi, con queste scelte é a rischio la sicurezza pubblica».