Da Zanardi fino al Ponte di Genova: quando la monoposto Ferrari diventa un omaggio

14 luglio 2020 | 11:35
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Da Zanardi fino al Ponte di Genova: quando la monoposto Ferrari diventa un omaggio

Nel 2018, sul musetto della SF71H, campeggiava un’immagine drammatica come ricordo delle persone che hanno perso la vita nella tragica vicenda del crollo del ponte con il messaggio “Nei nostri cuori”

La scritta “Forza Alex” ha fatto capolino sulle monoposto guidate da Leclerc e Vettel nel primo Gran Premio della stagione, ovvero quello d’Austria. Un messaggio che vuole dare forza e speranza ad un grande campione, Alex Zanardi, che ancora una volta ha dovuto fare i conti con la sfortuna, che sembra seguirlo in maniera drammatica lungo tutto il percorso della sua vita. Questa volta è stato un incidente in handbike a mettere in pericolo la vita dell’ex pilota di F1: per il momento, rimane in terapia intensiva e in pericolo di vita, nonostante le sue condizioni siano comunque stabili dopo i vari interventi chirurgici a cui è stato sottoposto.

Non è certamente la prima volta che il marchio di Maranello ha voluto inserire dei messaggi sulla livrea delle due rosse. Nel 2018, infatti, sul musetto della SF71H campeggiava una spettacolare tanto drammatica immagine come ricordo delle persone che hanno perso la vita nella tragica vicenda del crollo del Ponte Morandi a Genova. Un omaggio molto bello che campeggiava sulle Rosse e che è stato accompagnato anche da un messaggio particolarmente toccante, “Nei nostri cuori”.

Il momento difficile delle Rosse
Rispetto all’era dorata di fine anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, le cui gesta venga raccontate in modo molto intenso su un articolo pubblicato su l’insider, che riporta l’intervento dell’ex ingegnere di pista Luca Baldisseri, il marchio di Maranello sta vivendo, purtroppo, un periodo particolarmente complicato.

La partenza del Mondiale 2020 non è stata affatto con il “botto” come si sperava: le prime due gare che si sono svolte in Austria non hanno dato gli esiti sperati. Se nel primo Gran Premio, la fortuna ha aiutato uno strepitoso Charles Leclerc a raccogliere un’insperata seconda posizione, bisogna sottolineare come, solamente sette giorni dopo, lo stesso pilota di origini monegasche, si sia reso protagonista di un tamponamento alla prima curva, in cui ha gettato alle ortiche la possibilità di andare a punti sia per lui che per il suo compagno di squadra Sebastian Vettel.

Come ben sanno anche gli appassionati di scommesse online che hanno accuratamente evitato di puntare sulle due Rosse, in questo momento le due monoposto sembrano soffrire un gap impressionante, non solo ovviamene dalle Mercedes, che sembrano destinate a trionfare e a dominare anche in questa stagione che ha preso in ritardo il via e sarà più breve del solito per colpa della questione Covid-19, ma anche rispetto alle altre contendenti per un piazzamento nelle prime posizioni.

Errore alla base del progetto? Le parole di Mattia Binotto sono pesanti
D’altra parte, le parole che sono state dette da Mattia Binotto nel bel mezzo della seconda gara svoltasi ancora in territorio austriaco hanno, di fatto, confermato come la situazione in casa Ferrari sia davvero paradossale. Le qualifiche tra venerdì e sabato, con Vettel che è partito dalla decima posizione e Leclerc addirittura dalla quattordicesima, per via una penalità, ribadiscono come il momento sia particolarmente delicato.

Lo stesso Binotto ha affermato come non sia il momento di lasciarsi andare allo sconforto, sottolineando quanto sia importante remare tutti dalla stessa parte per cercare di trovare subito le lacune da cui derivano i problemi che impediscono di avere buone performance in pista. Il fatto che, però, lo stesso team principal si sia lasciato scappare che l’origine del problema potrebbe essere legata addirittura ad un errore di concetto che sta alla base del progetto, rende molto bene l’idea di quanto sia ingarbugliata attualmente la situazione a Maranello.