Caos Autostrade, Regione Liguria chiede accesso agli atti: «Presenteremo richiesta danni»



«Regione Liguria non ci sta ad essere oltre che danneggiata anche beffata da un atteggiamento fatto da proclami»
Genova. I danni subiti non sono ancora stati quantificati, ma lo saranno a breve e Regione Liguria presenterà il conto, richiedendo sia i danni per la riduzione del Pil dovuto alla paralisi delle autostrade liguri sia i danni d’immagine. Lo ha annunciato il governatore Giovanni Toti in una conferenza indetta ad hoc nella Sala Trasparenza di Genova.
«Per Regione Liguria in questo weekend non è cambiato assolutamente nulla per quanto riguarda le strade e si preannunciano altre tre giornate assai complesse – ha dichiarato Toti – Nonostante le rassicurazioni anche formali che il Ministero dei Trasporti ha dato ai sindaci liguri. Oggi rileviamo che forse il 15 finiranno le ispezioni, dopodiché da quelle ispezioni discenderà un nuovo piano dei lavori che potrebbe protrarsi per l’intero mese di luglio e non si sa ancora quanto di più».
«In assenza di risposta alle nostre sollecitazioni – ha aggiunto – Abbiamo deciso di dare avvio, come avevamo anticipato, a una azione civile di risarcimento del danno».
La Regione inizierà oggi a dare avvio ai primi atti formali, ovvero alla richiesta di accesso agli atti alla società concessionaria e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per conoscere «il piano predisposto di ispezioni, le modifiche al piano introdotte con le direttive del 29 di maggio, quali esami siano stati proposti sui flussi del traffico».
«È nostra intenzione coinvolgere le istituzioni del territorio – ha anticipato Toti – Numerosi sindaci hanno già annunciato azioni individuali di risarcimento del danno così come hanno fatto alcune categorie economiche».
«Regione Liguria non ci sta ad essere oltre che danneggiata anche beffata da un atteggiamento fatto da proclami», ha concluso il presidente.
L’accesso agli atti servirà per aprire formalmente un contenzioso, che secondo la Regione è necessario visto che la questione non si è potuta risolvere in via bonaria. Ministero e concessionario verranno dunque citati davanti al giudice civile per una doppia richiesta di danno: da una parte quello per la riduzione del Pil, dall’altra quello d’immagine. «La Regione ha speso risorse anche importanti per rilanciare la propria immagine – hanno concluso da Genova -. Gran parte di questi sforzi sono stati vanificati dalla paralisi delle autostrade».