Strage di multe e rimozioni. Quando le isole pedonali costano care ai sanremesi

22 giugno 2020 | 19:04
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Strage di multe e rimozioni. Quando le isole pedonali costano care ai sanremesi

Si potrebbe aprire una riflessione sulla possibilità di mettere i divieti in certe vie, vere e proprie miniere di parcheggi

Sanremo. Prima di entrare nei dettagli e che i lettori si schierino tra chi vorrebbe un trattamento più morbido e chi invece più severo, partiamo dai fatti. Terzo giorno di isole pedonali nel centro della Città dei Fiori compresele vie “insolite” che mai prima delle ultime disposizioni dell’amministrazione comunale erano state chiuse al traffico tutte le sere per lasciare spazio ai dehors dei locali e per permettere una vivibilità degli ambienti esterni in maggiore sicurezza.

Da quando sono attivi i divieti di sosta, validi, a seconda delle zone, dalle 18 fino alle 00:30, a partire da sabato scorso, è stata una vera e propria strage di multe e rimozioni. Abbiamo documentato questa sera lo stato di via Gioberti (nuova area pedonale) e del Porto Vecchio (storica area pedonalizzata nel periodo estivo), nel primo giorno di efficacia delle ordinanze dopo il weekend. Le immagini parlano chiaro: sono decine e decine i proprietari di mezzi, molto probabilmente tutta gente che lavora tra via Matteotti e via Roma, a cui, nel leggere queste righe, scapperà un gesto di stizza perché esse ricorderanno loro che hanno lasciato il proprio veicolo in divieto di sosta.

Nulla da recriminare agli agenti della polizia municipale che con tolleranza stanno procedendo alle contravvenzioni e alle rimozioni nel pieno rispetto della normativa comunale. Forse, però, si potrebbe aprire una riflessione sull’opportunità di pedonalizzare a partire dalle 19:30 – con i divieti che diventano efficaci fino a un’ora prima delle vie del centro che sono delle vere miniere di parcheggi, in una città che soffre la penuria di posti disponibili. Ciò detto, anche alla luce dei risultati del primo fine settimana che mostrano le zone interessate senza clamorosi momenti di aggregazione… E che il mugugno abbia inizio.