Sanremo, attendere oltre un anno per una visita oncologica. La testimonianza della consigliera Sara Tonegutti

30 giugno 2020 | 07:52
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Sanremo, attendere oltre un anno per una visita oncologica. La testimonianza della consigliera Sara Tonegutti

«Vorrei vivere in una Regione dove non si creano giornate di sensibilizzazione se poi per ottenere una visita bisogna vincere alla lotteria»

Sanremo.«Vorrei vivere in una Regione dove non si creano giornate di sensibilizzazione sul tumore al seno se poi per ottenere una visita bisogna fare i conti con una lista d’attesa di un anno e mezzo». Inizia con questo dato allarmante e con un riferimento esplicito ai recenti annunci della creazione della giornata per la lotta al tumore al seno da parte di Regione Liguria,  la testimonianza della consigliera comunale Sara Tonegutti, personalità attiva nel mondo del volontariato che ha lottato con un tumore riuscendo a sconfiggerlo grazie alla chemioterapia.

«Ho avuto un tumore nel 2017 e da gennaio 2018, dopo aver terminato la chemioterapia, ho iniziato i controlli semestrali che avrei dovuto fare a gennaio e a luglio, racconta l’esponente dell’amministrazione Biancheri, conosciuta anche per essere la presidente del Centro aiuto alla Vita Sanremo-Taggia. Chiamare il centralino prenotazioni e riuscire a fissare un appuntamento per visite o esami è come vincere alla lotteria.

Un mese e mezzo fa la mia ultima “visita” (tra virgolette) è avvenuta al telefono. E dire che l’avevo prenotata a settembre 2019! Per il prossimo controllo mi è stata inviata l’impegnativa per posta, perché, evidentemente, sarebbe stato troppo facile dare un appuntamento durante l’ultimo controllo… Così ho dovuto tentare la fortuna: ho iniziato a chiamare l’accettazione tutti i giorni, mi ci sono volute pazienza e costanza prima di trovare la linea libera e di capire che in un primo tempo si poteva solo telefonare al mattino.

Finalmente quando sono riuscitaa parlare nuovamente con un operatore – continua Tonegutti – , la risposta è stata che avrei dovuto ritentare. Anche due settimane fa la fortuna sembrava essere dalla mia: sono riuscita a prendere la linea e ho parlato con un altro operatore per scoprire, tuttavia, che fino al 22 giugno non si potevano prenotare visite. Arrivati a ieri, 29 giugno, credete che sia riuscita a “vincere” un controllo? No, risulta ancora impossibile prenotare una visita oncologica di monitoraggio. Nel frattempo devo eseguire degli esami e mi toccherà nuovamente tentare la sorte».

Conclude la consigliera comunale: “Gli accessi al nostro reparto di Oncologia sono troppi per il poco personale in funzione che è straordinario, siano essi medici, infermieri o semplici segretari: svolgono il loro lavoro con passione, professionalità e umanità. Il diritto alla Salute, dovrebbe essere un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione ma, a quanto pare, troppo spesso lo si dimentica. Come si faccia a parlare di prevenzione quando ci sono liste d’attesa così lunghe io, sinceramente, non riesco a capirlo».