Regionali 2020, Lega arresta la discesa mentre cresce la coalizione Toti. Centrosinistra stabile ma lontano
Il Movimento 5 Stelle riemerge al 9% dopo il minimo toccato a febbraio
Sanremo. Il centrosinistra fa fatica a recuperare altro spazio in mancanza di un candidato presidente ufficiale, mentre il centrodestra ne approfitta, ammortizzando le ultimi, lievi, difficoltà della Lega, con la crescita degli altri partiti della coalizione Toti. E’ questo, in estrema sintesi, il polso della situazione politica descritto dai dati di maggio elaborati da Opimedia Consultig, società del savonese specializzata in comunicazione politica, a cui Riviera24.it si affida per un report mensile sull’andamento della campagna elettorale.
Il dato più significativo, in un contesto dalle variazioni percentuali piuttosto limitate (tutte riconducibili a un +-1%), è il recupero del Carroccio che pare invertire la lunga discesa iniziata la scorsa estate e che da settembre 2019 a oggi l’ha portato a scendere nelle preferenze degli elettori di un considerevole 3%.
«Il mese di maggio in Liguria vede conferme ma anche alcuni dati in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, spiega Paolo Ghibaudo a capo di Opimedia. La presenza di un partito presidenziale come la lista Toti che ha assunto volori significativi, influisce inevitabilmente sul consenso degli altri partiti della coalizione. La Lega (al 25%) ferma la discesa dopo un decremento che l’ha vista perdere da settembre 2019 (prima rilevazione del Super Indice SIR) il 3% dei consensi.
Avanzano dell’1% sia Forza Italia (5%) che Fratelli d’Italia (10%),anche se quest’ultimasi mantiene comunque sotto i dati medi registrati a livello nazionale. Liguria Popolare, la lista civica moderata è fissa al 4% mentre Cambiamo con Toti si conferma al 10%, traendo voti sia dagli indecisi sia dalle forze della coalizione. Il centrodestra governativo segna dunque un valore numerico complessivo che si assesta al 54%».
Continua Ghibaudo: «Guardando allo schieramento opposto, il M5S (9%) riemerge dal minimo storico toccato a febbraio (7%) con un +1% rispetto al mese di aprile.
Il Partito Democratico (26%) ferma la crescita di questi ultimi mesi, con un risultato leggermente inferiore ad aprile (-1%). Tutti gli altri partiti del centrosinistra subiscono piccole correzioni al ribasso a eccezione di Azione (3%) di Calenda che segna il massimo storico da gennaio. Verdi (1%), +Europa (1%) e la Sinistra (2%) in difficoltà.I renziani di Italia Viva (3%) sonostabili in parziale controtendenza rispetto ai dati nazionali.
La proiezione in terra ligure dell’alleanza di governo nazionale raggiungerebbe il 40% complessivo (PD+LEU+M5S+Italia Viva). Interessante notare come, anche con l’apporto di Azione e +Europa, l’ipotetico schieramento non supererebbe la soglia del 45%, continuano da Opimedia.
Nel confronto tra settembre 2019 e maggio 2020 i movimenti dei partiti sono ovviamente ben più rilevanti, sulla scia di una tendenza che dura da alcuni mesi che potrebbe però, a nostro giudizio, assestarsi. Tra le principali variazioni da registrare in questi 9 mesi: la Lega con un calo -3% a conferma del trend nazionale di questi mesi e il PD +7% con un recupero basato soprattutto sugli indecisi e gli elettori del M5S in uscita.
Il M5S con -6% concretizza il crollo del 2019, mentre Fratelli d’Italia +3% cresce seppure in modo minore che in altre regioni. Buona la performance di Azione +3% (attivo da gennaio 2020) e di Liguria Popolare +2%», conclude il commento tecnico l’esperto Paolo Ghibaudo.
SCHEDA TECNICA SUPER INDICE REGIONALE
Il SIR (“Super Indice Regionale” ©) è un modello statistico elaborato ogni 15 giorni su base regionale da Opimedia.
Il dato finale è il risultato prodotto da modelli matematici che combinano i dati storici su base locale con gli indici ricavati da tutti i sondaggi elettorali degli ultimi 15 giorni.
Il SIR (“Super Indice Regionale”©) fornisce dunque l’andamento del consenso dei principali partiti e delle coalizioni nella regione di riferimento.