Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena

26 giugno 2020 | 11:00
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Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena
Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena
Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena
Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena
Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena
Molini di Triora, restaurata pala d’altare seicentesca dell’Oratorio della Maddalena

Lavoro finanziato con l’impiego del contributo 2 per mille dell’ANCoS

Molini di Triora. E’ stato presentato stamane, presso la chiesa di Nostra Signora della Montà a Molini di Triora, il restauro della pala d’altare seicentesca raffigurante Sant’Anna Meterza, la sacra Famiglia e San Giovanni Battista Bambino. Il lavoro è stato finanziato con l’impiego del contributo 2 per mille dell’ANCoS (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive).

«L’opera che si credeva perduta da tempo è stata ritrovata smembrata ed accatastata con del legname, durante un sopralluogo da parte del funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria dottor Alfonso Sista e da me nell’oratorio della Maddalena di Molini di Triora», dichiara il responsabile del restauro Riccardo Bonifacio. Il manufatto si trovava in un generale e preoccupante stato di cedimento.

Si tratta di un dipinto ad oliosu tavola che in un primo tempo era stato attribuito alla bottega dei genovesi Giovanni Cambiaso (Val Polcevera, 1495 – 1579) e del figlio Luca ( Moneglia, 18 ottobre 1527 – San Lorenzo de El Escorial, 6 settembre 1585). «Il restauro però – spiega Bonifacio – Ci ha permesso di scoprire la firma dell’artista, Battista Gastaldi (Triora 1581-1659) nel 1613. La firma, completamente invisibile ad occhio nudo, è emersa grazie ad una delicata pulitura per la rimozione di una ridipintura oleosa e di una spessa coltre di sporco e vernici ossidate, ed è posizionata ai piedi del piano di appoggio posto davanti alla figura di San Giuseppe e porta la seguente dicitura: BABTA GASTALDUS INVENTOR TF. F. (Te Fecit)».

La pala d’altare, composta da una tavola dipinta ad olio raffigurante “La Madonna col Bambino e sant’Anna, (detta comunemente Sant’Anna Metterza) con san Giuseppe e san Giovanni Battista bambino” è incastonata in una soasa lignea intagliata, scolpita e dipinta composta da una predella, due lesene, una trabeazione ed una lunetta dipinta ad olio su tavola raffigurante il Padre Eterno benedicente.

restauro pala altare molini

Nonostante una situazione conservativa drammatica, con strati pittorici offuscati e quasi illeggibili a causa dello spesso strato di vernice ossidata e dai depositi di sporco consolidati nel tempo, il lavoro di restauro ha portato in luce lo splendore dell’opera.

restauro pala altare molini

Hanno partecipato alla presentazione il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo monsignor Antonio Suetta, del sindaco di Molini Manuela Sasso, il soprintendente Alfonso Sista, il vice presidente Nazionale Ancos Renato Rolla, il presidente Ancos Imperia Antonio Sindoni, il presidente ANAP Confartigianato Imperia Caterina Liberato, il segretario di Confartigianato Imperia Barbara Biale e il responsabile del restauro Riccardo Bonifacio.

restauro pala altare molini