L’esame al tempo del Covid, il racconto degli studenti imperiesi tra timori e aspirazioni
Misurazione della temperatura all’ingresso, accesso possibile solo per il candidato e un accompagnatore
Imperia. I maturi 2020 saranno ricordati come quelli dell’esame del Covid-19.Un esame senza prove scritte, solo quella orale svolta con mascherine, distanziamenti, misurazione della temperatura prima di entrare in aula, 5 esaminati per sezione alla presenza della commissione e di un testimone.
Ma anche la maturità dell’orgoglio di studenti e professori che non si sono arresi alle difficoltà, a una preparazione finale svolta in solitudine, collegati on – line, senza potersi confrontare in presenza con docenti e compagni di scuola, mentre fuori infuriava la pandemia.
Abbiamo ascoltato i pareri, i timori, le paure, le aspirazioni di alcuni studenti all’uscita del plesso scolastico di piazza Roma nel capoluogo.
Dragon Buhnila, (quinta Scienze applicate del Vieusseux), Patrick Pastorelli, (quinta Scientifico Bs), Martina Caravano (quinta Liceo Classico De Amicis) che deve ancora affrontare la prova ci hanno raccontato i loro esami, le loro paure, la loro esperienza e le loro aspirazioni. C’è anche chi ha improvvisato un brindisi.
«E’ possibile l’accesso solo per il candidato e un accompagnatore, gli studenti devono arrivare un quarto d’ora prima dell’inizio. Si entra due per ogni commissione. Tutto questo ha comportato una organizzazione come sanificazioni, diamo le mascherine, i docenti hanno a loro volta le mascherine in dotazione», ha spiegato il vicepreside dell’Istituto per geometri e ragionieri “Ruffini” Gian Luigi Pastorelli.